Crescita
Morbillo boom in Italia, è il Paese in cui la malattia è più diffusa
L’Italia è il Paese dell’Unione Europea dove è più diffuso il morbillo, malattia infettiva che colpisce soprattutto i bambini. Scopriamo perché
Un nuovo caso di morbillo su tre che si registri in zona UE, si registra in Italia. Il che equivale a dire che siamo il Paese europeo in cui questa classica malattia esantematica di bambini (ma che naturalmente può colpire anche gli adulti che non siano stati immunizzati, con qualche complicanza in più) è più capillarmente diffusa.
Come mai in Italia il morbillo contagia più che altrove? E’ presto detto, perché è molto meno diffusa la pratica del vaccino rispetto alle altre nazioni europee.
Il tentativo sarebbe infatti quello di eliminare, a livello di comunità europea, alcune malattie infettive contagiose – che provocano vere e proprie epidemie – come appunto morbillo, rosolia (pericolosa, come ben sappiamo, in gravidanza perché può procurare malformazioni nel feto) e orecchioni. Ci riusciremo? stando ai dati rilevati nel rapporto – relativo agli anni 2012 e 2013 – dell’European Center for Deseases Control (ECDC), seppur il numero complessivo dei casi si sia ridotto rispetto agli anni del “boom” (2010 e 2011), resta comunque troppo alto.
Il numero di casi osservati è basso rispetto agli epidemici 2010 e al 2011 ma resta inaccettabilmente alto considerato l’obiettivo di eliminare morbillo e rosolia dall’Europa entro il 2015
Si legge nel rapporto. Il problema è che esistono, in Italia e in altri Paesi UE tra cui Olanda e Polonia, delle resistenze nei confronti dei vaccini contro il morbillo e le altre malattie esantematiche, che attualmente sono facoltativi. Stiamo parlando di una immunizzazione trivalente, che protegge da morbillo, rosolia e parotite, patologie causate da virus che possono dare diverse complicanze in età adulta e che nel passato potevano provocare anche la morte.
Molti genitori, però, evitano di sottoporre i propri bambini a questa vaccinazione non obbligatoria, che peraltro si effettua in due step, perché si sono registrate alcune complicazioni ed effetti collaterali conseguenza di queste inoculazioni virali. La maggior parte dei pediatri, però, li considerano del tutto sicuri, ragion per cui consigliano le mamme e i papà di evitare problemi futuri ai loro figli vaccinandoli. Se siete in dubbio, perciò, cercate di valutare sempre i pro e i contro facendovi aiutare dal vostro pediatra e dal medico di famiglia prima di prendere una qualunque decisione (magari affrettata).
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