Cronaca
Sostanze tossiche negli abiti dei bambini, la denuncia di Greenpeace
Greenpeace denuncia la presenza di sostanze particolarmente tossiche all’interno degli abiti dei bambini venduti in tutto il mondo. Scopriamo insieme quali sono queste sostanze incriminate e quali i capi di abbigliamento potenzialmente pericolosi.
L’ultimo rapporto di Greenpeace Asia lancia un allarme davvero preoccupante: all’interno di vestiti per bambini di 12 marchi famosi in tutto il mondo, infatti, sono state individuate delle sostanze tossiche potenzialmente pericolose.
Da tempo l’associazione ambientalista tiene sotto controllo la situazione e in 2 anni è riuscita a convincere 18 importanti marchi di moda, anche di moda per bambini come H&M e il brand low cost spagnolo Zara, o Levi’s e Valentino, a risolvere il problema, debellando quelli che Greenpeace chiama i piccoli mostri. Piccoli mostri che si insinuano dove meno ce lo aspettiamo, nel guardaroba dei più piccoli, che dovrebbe essere sicuro e protetto da elementi nocivi. Ma purtroppo così non è.
Purtroppo, però, a questa fiaba (che rischia di trasformarsi in un film horror!) non è stato ancora scritto il lieto fine, dal momento che sono numerosi i marchi che continuano ad ignorare la pericolosità di queste sostanze: per questo Greenpeace lancia un appello a Burberry, Adidas e Disney, tre dei brand incriminati, chiedendo loro di ripulirsi dai piccoli mostri. Un appello lanciato anche sui social, per rendere questa importante campagna di sensibilizzazione globale e virale.
La campagna Detox di Greenpeace riguarda 5 piccoli mostri che possono essere davvero molto pericolosi per la salute dei bambini, come i PFC’s, ovvero i composti perfluorurati, gli Ftalati, l’NP o nonilfenolo, l’NPE o Nonilfenoli etossilati, il cadmio.
Ma non solo Greenpeace lancia l’allarme: tempo fa, infatti, era sta la Lav a metterci in guardia dalle pellicce per bambini, capi di grandi marchi realizzati con sostanze potenzialmente tossiche.