Alimentazione per bambini
Obesità infantile: più pericolosa l’alimentazione a casa del fast food
Da un vasto studio americano sulle cause dell’obesità infantile arriva una semi-assoluzione per il fast food. E’ più pericolosa l’alimentazione casalinga…
Parliamo di un tema, ahinoi, piuttosto attuale: la diffusione dell‘obesità infantile. Sempre più bimbi soffrono per i chili di troppo, anche nel nostro Paese. Anzi, dai dati ufficiali sembra proprio che i piccoli in età pediatrica dello Stivale siano tra i più cicciottelli d’Europa.
Colpa di un’alimentazione sbagliata, certo, ma anche della troppa sedentarietà, e dello stile di vita privo di regole, troppo simile a quello degli adulti. Molti bimbi dormono poco, cosa che si ripercuote sul loro metabolismo favorendo il sovrappeso, e passano troppe ore seduti, sia a scuola che, soprattutto, a casa, magari davanti allo schermo di un pc, della tv o dei videogames.
Secondo un vasto studio sul fenomeno condotto dai ricercatori dell’Università del North Carolina e pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition, all’origine degli squilibri metabolici di tanti bambini e della loro tendenza all’ingrassamento non c’è tanto il cibo-spazzatura dei fast food, quanto piuttosto un’alimentazione casalinga del tutto sbilanciata. Come a dire, i bimbi mangiano peggio a casa che fuori.
Il dato sorprende, ma non più di tanto. Monitorando un campione di 4500 bambini e teenagers di età comprese tra i 2 e i 18 anni per tre anni, gli studiosi hanno potuto confrontare le abitudini (e le variazioni di peso) di chi era solito frequentare abitualmente i fast food (circa il 10% del campione) con chi invece lo frequentava solo saltuariamente o quasi mai (metà del totale). Ebbene, come anticipato, gli esiti sono stati chiari, a far “danni” è soprattutto la dieta seguita a casa:
Dallo studio e’ emerso che la dieta dei bambini al di la’ del fast food e’ legata a obesità’ e nutrizione povera. Il consumo di cibo da fast food e’ legato a una tendenza ad avere una dieta con poca frutta e verdura e con molti grassi e zuccheri complessi
Hanno spiegato gli studiosi. Se è vero che questa ricerca è stata condotta negli USA, dove non esiste quasi una cultura gastronomica e tantissime persone si alimentano esclusivamente di cibi precotti e confezionati di cui non conoscono neppure gli ingredienti, dobbiamo però registrare che un fenomeno analogo si verifica, ben più colpevolmente, anche in Italia, dove della buona cucina abbiamo fatto un baluardo. C’è da riflettere.