Gravidanza
Globuli rossi bassi in gravidanza: le cause e le terapie da seguire
Globuli rossi bassi in gravidanza sono un problema comune, vediamo per quale ragione e come porvi rimedio, se necessario
Una donna in gravidanza, effettuando i consueti esami del sangue consigliati, può scoprire di avere i globuli rossi bassi, cosa facilmente riscontrabile in quella sezione dei test di laboratorio chiamata esame emocromocitometrico (o emocromo).
In questi test si controlla la concentrazione della parte corpuscolata del sangue, ovvero il numero di globuli rossi (eritrociti o emazie), globuli bianchi (leucociti), piastrine, emoglobina e altri valori. E’ importante effettuare questo monitoraggio perché il sangue di una donna incinta subisce alcune modificazioni rispetto a quello di una donna non gravida.
Ad esempio, aumenta la parte plasmatica del sangue a scapito di quella cellulare, tanto che questo diventa più diluito, e quindi nelle analisi si trovano valori inferiori di globuli rossi e di emoglobina (quest’ultima è la proteina costitutiva degli eritrociti, a sua volta costituita prevalentemente da ferro). Quindi, un sangue più fluido diventa anche, apparentemente, più povero, mentre le riserve di ferro calano perché vengono condivise tra madre e feto.
Si tratta, però di una condizione del tutto fisiologica che non deve preoccupare, soprattutto e si verifica nel terzo trimestre di gravidanza. Detto questo, quando però il numero degli eritrociti cali troppo – considerando che nella norma una donna adulta ha una media di 3,9-5,2 milioni di globuli rossi per mm cubo di sangue – e contemporaneamente calino anche i livelli di emoglobina (sotto i 10g/dl di sangue), e sideremia e ferritina scendano sotto i livelli di guardia, è bene alleviare lo stato anemico con terapie adeguate.
In genere, dato che comunque si tratta di una condizione non patologica, basta una corretta alimentazione, in cui siano presenti ogni giorni cibi ricchi di ferro, e di folati, e magari una supplementazione con integratori alimentari per riportare i valori in equilibrio. I sintomi di anemia – come avrete potuto scoprire dal nostro video di apertura – sono soprattutto spossatezza, tachicardia, pallore, mal di testa, inappetenza, irritabilità, fiato corto, unghie fragili. Una buona dieta, riposo e pazienza sono le cure migliori.