Gravidanza
Esofagite da reflusso in gravidanza, cosa mangiare per stare meglio
L’esofagite da reflusso è un’infiammazione dell’esofago di natura irritativa, provocata dai frequenti rigurgiti acidi, un disturbo comune in gravidanza. Vediamo i cibi che aiutano
L’esofagite da reflusso è un fastidioso disturbo che può manifestarsi in gravidanza. Si tratta di una infiammazione delle mucose esofagee dovuto ad un fenomeno, il reflusso, appunto, a sua volta provocato da un difetto della valvolina che separa stomaco ed esofago (sfintere).
A causa di questa incompleta chiusura, residui acidi di cibo possono risalire dallo stomaco all’esofago producendo, a lungo andare l’infiammazione delle sue pareti, che non sono predisposte per resistere ad attacchi di materiale acido.
Durante la gravidanza soffrire di reflusso gastroesofageo è piuttosto comune soprattutto quando il volume dell’addome cominci ad aumentare. Infatti l’utero ingrossato tende a spingere verso l’alto gli organi della digestione. In ogni caso si tratta di un problema in genere passeggero che si risolve dopo il parto. I sintomi di questo disturbo sono i seguenti:
- Bruciore alla bocca dello stomaco (epigastrio) che si irradia alla schiena, nella regione tra le scapole
- Acidità di stomaco
- Alitosi
- Difficoltà a digerire
- Difficoltà a deglutire associata a dolore (disfagia e odinofagia)
- Rigurgiti acidi notturni
Per alleviare il fastidio si possono assumere dei farmaci antiacido all’occorrenza (come il Gaviscon), ma la terapia migliore rimane l’alimentazione. E’ bene, quando si soffre di esofagite da reflusso, ridurre tutti i cibi molto elaborati, grassi e acidi, che stimolino la secrezione di succhi gastrici, e preferire alimenti light e sfiammanti.
La futura mamma dovrebbe perciò privilegiare carne bianca e pesce magro cotti in modo leggero, patate, carote e zucchine, anche lesse (non fritte!), frutta e verdura non acida, pasta e riso conditi con olio evo a crudo, fette biscottate e pane tostato al posto di quello bianco.
Da evitare anche le bevande eccitanti, zuccherate e gassate, il cioccolato e le caramelle. I pasti dovrebbero essere frequenti, in modo da non lasciare mai per troppe ore lo stomaco vuoto, ma sempre light, in modo da no appesantire il tubo digerente. Lo zenzero è una spezia che fa molto bene in questi casi, usatelo senza problemi sia fresco in radice che in polvere. Date un’occhiata al nostro video di apertura che vi fornirà utilissime indicazioni a proposito di dieta adatta a chi soffra di esofagite.
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