Cronaca
Bambina americana contro i Lego e gli stereotipi di genere
Charlotte Benjamin è una bimba americana di soli 7 anni, ma potremmo definirla una “femminista” in erba. Sentite che bella letterina indignata ha spedito alla Lego…
C’era qualcosa che non quadrava, nei personaggi Lego dei negozi di giocattoli, qualcosa che, se la piccola Charlotte Benjaimn, bimba statunitense di 7 anni, avesse giusto qualche anno in più, non avrebbe timore a definire “sessista“. O meglio, sconsolatamente stereotipato. Come mai i personaggi femminili, nelle ambientazioni Lego, erano così pochi?
E come mai, mentre i maschietti se andavano in giro nei galeoni per vivere avventure piratesche, sui camion dei pompieri a salvare le persone dalle fiamme, o nei cantieri a costruire grattacieli, alle femmine, quelle poche, non restava che fare shopping? Una domanda talmente talmente logica da non trovare risposta.
Ecco perché la piccola Charlotte ha preso carta e penna e ha scritto una belle letterina “infuocata” all’azienda danese per chiedere, o meglio, per esigere una riequilibrio immediato dei ruoli. Una lettera meravigliosa, che non a caso è stata pubblicata dal New York Daily News, ragion per cui anche noi ve ne possiamo parlare. Nella foto potete leggere il testo integrale, ovviamente in inglese, della letterina di Charlotte. Ma noi vi forniamo anche la traduzione, eccola:
Cara Lego,
mi chiamo Charlotte. Ho 7 anni e mi piacciono i Lego, ma non mi piace che ci siano molti più Lego maschi e quasi nessuna femmina. Oggi sono stata in un negozio e ho visto i Lego in due sezioni, rosa per le femmine e blu per i maschi. Quello che facevano le ragazze era stare a casa, andare alla spiaggia o a fare shopping, e non avevano un lavoro, mentre i ragazzi vivevano avventure, lavoravano, salvavano persone, svolgevano delle professioni, nuotavano persino con gli squali. Io voglio che facciate più Lego femmine e che le facciate andare a vivere avventure e divertirsi. Ok!?!?
Grazie
Charlotte
Che cosa si può commentare a questa favolosa letterina piena di energia, ma anche di semplice buon senso, che avrebbe fatto inorgoglire le nostre notte che lottavano per l’emancipazione femminile? Attendiamo le mosse della Lego, sperando che siano all’altezza delle aspettative di tutte le Charlotte del mondo, paladine dei diritti della bambine (e delle donne che saranno).
Foto| via Pinterest