Salute e benessere
Piastrine basse nei bambini, i sintomi e le cure più efficaci
Quali sono i sintomi di bassi livelli di piastrine nel sangue dei bambini, e quando è necessario procedere ad una terapia?
Valori eccessivamente bassi di piastrine nel sangue dei bambini – piastrinopenia – è una condizione che può rivelarsi grave, soprattutto se il problema riguarda i neonati prematuri. Le piastrine sono dei minuscoli elementi presenti formati da trombociti, di forma discoidale, coinvolti nel processo di coagulazione del sangue nel caso di ferite.
In pratica le piastrine (sigla PTL negli esami di laboratorio), si coagulano intorno al taglio sì da consentire il processo di cicatrizzazione, impedendo che vi siano ulteriori versamenti di sangue. Il loro compito, quindi, è davvero molto importante.
Nei neonati prematuri una condizione di piastrinopenia è molto frequente (si parla del 50-70% dei casi), e la causa è la trombocitopenia, ovvero una insufficiente produzione dei trombociti da parte del midollo osseo.
I bimbi prematuri, perciò, rischiano di andare incontro ad emorragie interne molto pericolose per la loro salute. In questi casi si interviene, se necessario, anche con delle trasfusioni piastriniche dalla madre. Nei bambini la concentrazione ematica di piastrine non dovrebbe scendere sotto le 150mila unità, e se i valori dovessero arrivare al di sotto delle 50mila unità allora si dovrebbe agire immediatamente con le trasfusioni.
Ci sono altre cause che possono provocare una carenza di piastrine nei bambini. Ad esempio in caso di malattie infettive infantili una piastrinopenia è abbastanza normale, specie se la cura prevede una somministrazione di farmaci antinfiammatori, ma si risolve velocemente. Talvolta le piastrine vengono prodotte normalmente ma subito distrutte nel sangue, ad esempio possono venire trattenute a livello di milza, la quale si ingrossa. Ma sono condizioni rare.
Talvolta il bambino presenta una lieve piastrinopenia congenita che si riequilibra durante la crescita, per cui non necessita di alcuna terapia. Altre volte la piastrinopenia è dovuta da una malattia autoimmune nota come porpora trombocitopenica idiopatica che in forma acuta spesso insorge dopo infezioni batteriche o virali, e regredisce dopo alcuni mesi.
In questi casi la somministrazione di farmaci cortisonici può essere efficace. I sintomi della carenza piastrinica sono: formazione di ecchimosi e piccole emorragie cutanee, che tuttavia non sempre sono presenti. Occorre un esame del sangue per rendersi conto del problema.