Cronaca
Le poesie di Carnevale da recitare con i bambini
Le poesie di Carnevale più belle possono essere un modo splendido per insegnare ai bambini i simboli e le ricorrenze di questa allegra e colorata festa. Ecco a voi una serie di belle poesie e filastrocche che possono fare al caso nostro.
Le poesie di Carnevale sono un bellissimo modo per spiegare ai bambini questa festa e magari imparare insieme a loro le maschere della tradizione carnevalesca italiana, paese che da Nord a Sud ci propone i suoi personaggi tipici che possono diventare ottimi travestimenti in occasione delle feste in maschera alle quali parteciperemo.
Le poesie di Carnevale più belle parlano, ad esempio, dei personaggi della Commedia dell’Arte più celebri, ma non solo, presentandoci anche la festa per quello che è, un vero e proprio girotondo di colori e di allegria, per giocare e stare tutti insieme. Tantissime le poesie di Gianni Rodari, ad esempio, sempre perfette per i bambini.
Ecco, allora, alcune poesie di Carnevale da imparare tutti insieme!
Viva i coriandoli di Carnevale di Gianni Rodari
Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell’allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perchè i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l’assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.
Le Mascherine di Attilio Cassinelli
Balanzone gran dottore,
Pantalone gran signore,
Arlecchino e poi Brighella, ecco
arriva Pulcinella.
Furbe, vispe e biricchine…
benvenute mascherine!!
Gianduja
Giacca marrone, panciotto giallo
porto i colori del pappagallo;
calzoni verdi, calzette rosse,
col vino mi curo tonsille e tosse.
Naso paonazzo, cappello tricorno
son Gianduia perdigiorno.
Se non vi basta il cappellino
c’è la parrucca col codino.
Girotondo delle mascherine
Girotondo, girotondo,
noi giriamo tutto il mondo.
C’è Gianduia e Meneghino,
Pulcinella e Arlecchino.
C’è Brighella e Pantalone,
Meo Patacca e Balanzone,
Beppe Nappa siciliano,
Stenterello che è toscano…
Girotondo, girotondo,
noi viaggiam per tutto il mondo,
e con noi portiam la gioia
che è nemica della noia
Via | maestramary