Gravidanza
Tracheite in gravidanza, i rimedi naturali efficaci
Il comune mal di gola da tracheite in gravidanza può essere curato efficacemente con i rimedi naturali, vediamo quali
La tracheite è una delle più comuni affezioni alla gola che naturalmente anche in gravidanza possono insorgere. Tra i malanni stagionali, infatti, le infezioni alle prime vie aeree sono tra le più diffuse, e anche tra le più fastidiose.
La trachea è l’organo che collega la laringe (dove si trovano le corde vocali), ai bronchi, e ha quindi il compito di purificare ulteriormente e riscaldare l’aria che arriva da naso, faringe e laringe e che passerà poi ai polmoni.
Quando questo organo viene colpito da un’infezione – che nella stragrande maggioranza dei casi ha origine virale e spesso coinvolge anche la faringe – le mucose che lo rivestono si infiammano e <a href="”>si manifestano sintomi tipici tra cui tosse secca e stizzosa, dolore e bruciore al torace nella regione retrosternale, senso di oppressione al petto. Difficilmente, invece, si associa a questi sintomi anche la febbre.
La tracheite è inoltre favorita da fattori come il fumo (anche ambientale), l’inquinamento, il parlare troppo e troppo a lungo (non a caso è una malattia tipica degli insegnanti), l’esporsi a sbalzi di temperatura repentini. Questo disturbo non è grave, e infatti in genere passa da solo dopo una settimana circa. In gravidanza, se la futura mamma è soggetta ai sintomi della tracheite, tra cui la tosse, molto spesso, a causa delle difese immunitarie più deboli che sono fisiologiche in dolce attesa, può ricorrere ai rimedi naturali.
Ad esempio, l’infuso a base di limone, zenzero fresco e miele da bersi più volte al giorno, è straordinario nel lenire l’infiammazione e umidificare la gola. Tra i rimedi fitoterapici, invece, sono indicati: l’Aloe (30 gocce di tintura madre in poca acqua per gargarismi), la Propoli in spray da spruzzare direttamente in gola, il Timo (30 gocce in poca acqua per i gargarismi), il Tea Tree (sempre 30 gocce di tintura madre per i gargarismi), e gli estratti secchi di lavanda e di rosa per infusi e decotti.
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