Gravidanza
Aborto spontaneo: i sintomi, le cause e come prevenirlo
L’aborto spontaneo è un evento che interessa circa una gravidanza su sette. Scopriamo i sintomi e soprattutto come prevenirlo
Una gravidanza su sette all’incirca si conclude prima della 22ma settimana con un aborto spontaneo. L’incidenza è piuttosto alta, e del resto ogni volta che una donna resta incinta, sa che esiste la possibilità che quel bambino appena concepito non veda mai la luce.
Detto questo, ci sono fattori e abitudini di vita che possono concorrere ad aumentare il rischio di aborto spontaneo che, come ha evidenziato un corposo studio danese, possono essere prevenuti o almeno ridotti. L’aborto spontaneo si manifesta con sintomi tra cui contrazioni uterine e predite di sangue rosso vivo a cui se mescola, una volta che il feto sia stato espulso, materiale grumoso che purtroppo rappresenta quella vita che non è riuscita a svilupparsi.
Il mancato o incompleto radicamento dell’embrione nell’utero è infatti una delle prime cause di aborto spontaneo, così come la gravidanza ectopica (extraeuterina), e il soffrire di patologie autoimmuni e croniche come la celiachia o anche l’endometriosi. Ma, come anticipato, ci sono anche delle cause che sono in parte dipendenti dal comportamento materno su cui si può intervenire.
I ricercatori dell’Università di Copenaghen guidati dalla dott.ssa Anne-Marie Nybo Andersen hanno condotto una ricerca coinvolgendo un campione di 91.427 donne in gravidanza analizzando il rischio di aborto in relazione allo stile di vita delle future mamme.
Attraverso un costante monitoraggio delle abitudini del campione in relazione a cibo, orari, lavoro, sonno, attività fisica eccetera, i ricercatori sono arrivati a concludere che si sono semplici regole di vita che possono ridurre l’incidenza degli aborti spontanei soprattutto nelle primissime settimane di gestazione, le più a rischio.
In particolare sono stati presi in considerazione i dati relativi alle donne che avevano già avuto aborti in precedenza. Semplici cambiamenti come ad esempio smettere di fumare e di bere alcolici, evitare sforzi fisici eccessivi e non effettuare attività lavorative notturne possono ridurre i rischi per la gravidanza.
Altro fattore chiave è senza dubbio il peso: le donne incinte fortemente in sovrappeso o che aumentano troppo durante la gestazione sono più a rischio, ma, naturalmente, anche l’età avanzata incide molto. Le primipare attempate hanno qualche probabilità in più di abortire, quindi proprio il loro comportamento nelle prime settimane appare determinante. In fin dei conti, semplici consigli di buon senso per garantirsi una serena gravidanza, laddove si può.
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