Salute e benessere
L’autismo ha origine nel grembo materno, ma i vaccini possono favorirlo?
Esiste davvero una correlazione tra insorgenza dell’autismo e vaccini? Se ne sta occupando un’inchiesta aperta a Trani, ma intanto uno studio dice che la malattia insorge già nel grembo materno
L’autismo è un grave disturbo neuro-psichiatrico e comportamentale le cui cause sono ancora, in buona parte sconosciute, ma di cui si continua ad indagare incessantemente per capire se all’origine esista un deficit genetico, oppure se siano piuttosto agenti ambientali post partum a favorirlo.
Un supposto legame tra autismo e vaccini pediatrici è stato ipotizzato da molti anni, ma la questione è diventata ancora più controversa negli ultimi tempi, e soprattutto in Italia, dove sempre più genitori stanno rivalutando la possibilità di non sottoporre i loro bebè alla copertura immunitaria facoltativa.
Come sappiamo, infatti, secondo la nostra normativa sanitaria, ogni bambino dovrebbe essere sottoposto, obbligatoriamente, alle vaccinazioni contro la poliomielite, la difterite, l’epatite B e il tetano. Esiste, poi, un altro vaccino, detto trivalente, che immunizza il bambino contro tre tra le principali infezioni esantematiche che sono la rosolia, la parotite, o orecchioni, e il morbillo.
E’ proprio contro questa vaccinazione non obbligatoria, che spesso viene associata a quella obbligatoria sotto forma di vaccinazione esavalente, che si stanno raccogliendo dati abbastanza inquietanti. Il vero “polverone” sulle possibili interazioni tra farmaci del vaccino trivalante e insorgenza di autismo e diabete, è stato sollevato dall’apertura di un fascicolo d’inchiesta presso il Tribunale di Trani (Bari), a sua volta sollecitato dalla denuncia di due genitori, i cui due figli sono stati colpiti da sindrome autistica dopo essere stati sottoposti al vaccino facoltativo.
La questione è controversa, perché, come ci viene spiegato da un recente studio californiano, l’autismo avrebbe invece inizio già nel grembo materno, a causa di un deficit nello sviluppo cerebrale, e quindi i vaccini non avrebbero nessun ruolo. Lo studio, pubblicato sul New England Journal of Medicine, fa risalire l’insorgenza della malattia ad un difetto nell’organizzazione neuronale della corteccia cerebrale.
I ricercatori dell’Università di San Diego, hanno messo a confronto il cervello di bambini sani con quello di bambini autistici, rilevando le differenza. La corteccia cerebrale è quell’area preposta allo sviluppo del linguaggio, del pensiero cosciente, della memoria. Se così fosse, i dubbi e i timori relativi alle vaccinazioni non obbligatorie, almeno in merito al pericolo di autismo, sarebbero immotivate. In ogni caso, l’OMS nega del tutto che esistano legami tra autismo e vaccino:
I dati epidemiologici disponibili non mostrano nessuna evidenza di correlazione tra il vaccino trivalente per morbillo, rosolia e parotite e l’autismo, e lo stesso vale per ogni altro vaccino infantile. Studi commissionati dall’Oms hanno inoltre escluso ogni associazione con gli adiuvanti al mercurio usati in alcune formulazioni
Sottolineano gli esperti dell’OMS. E anche la Ministra Lorenzin, pur in attesa degli esiti dell’inchiesta di Trani, rassicura i genitori:
A noi non risultano relazioni tra l’uso dei vaccini e la comparsa dell’autismo, su cui ci sono ricerche dell’Oms e dell’Istituto Superiore di Sanità. Oltre a questo abbiamo il dovere di ricordare che vaccinare i bambini è importantissimo
Proprio a causa di questi timori, molti genitori evitano di vaccinare i loro bambini con il trivalente, con la conseguenza che in Italia si registra un incremento considerevole delle epidemie di morbillo. In ogni caso, siamo certi che la questione non sia affatto chiusa.
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