Gravidanza
L’aereo in gravidanza si può prendere? Le norme di riferimento e i consigli di Bebeblog
I consigli per viaggiare in aereo anche con il pancione in assoluta sicurezza
Pubblicato il 27/03/2014 da Francesca Camerino
Le future mamme sono piene di dubbi: si potrà fare questo, farà male al bambino, sarà pericoloso? Le incertezze avvolgono la vita delle mamme nel periodo pre-parto in maniera dirompente. Tra i pensieri c’è anche quello se è bene viaggiare in aereo in gravidanza. D’altra parte, capita di dover viaggiare per lavoro.
Ma nel corso dei nove mesi, l’aereo si può prendere? Ecco le norme di riferimento e i consigli di Bebeblog per partire tranquille.
Le donne incinte possono tranquillamente effettuare viaggi in aereo fino alla 36esima settimana di gestazione a meno che non ci siano controidicazioni particolari come minacce di parto pretermine, di aborto, ipertensione, diabete gestazionale. Le stesse compagnie aeree pongono il limite della 36esima settimana.
E’ consigliabile viaggiare nel secondo trimestre di gravidanza, quindi dopo aver superato il primo periodo (3-4 mesi) più delicato, che può essere caratterizzato anche da malesseri o nausee.
In merito alle cinture di sicurezza sono consigliate anche alle donne incinte. E’ bene quindi indossarle durante il decollo, l’atterraggio, in caso di turbolenza, e anche durante tutto il viaggio perchè possono evitare gli sbalzi improvvisi. Da indossare fissandole subito sotto il pancione.
Si consiglia di indossare abiti comodi e leggeri, di non mangiare pasti ricchi di grassi o proteine e bere molta acqua.
Nei viaggi di lunga durata, per evitare il ristagno del sangue nei piedi e nelle gambe è bene usare un paio di calze elastiche, e comunque lasciare a casa le calzature strette. Inoltre é utile muoversi spesso per evitare i crampi.
Bisogna, inoltre, portare con sè la tessera sanitaria e un certificato medico che indichi il periodo gestazionale e la presunta data del parto perchè prima del viaggio la compagnia aerea fa compilare il modulo Medical Information Form (Medif) per avere qualche dato sullo stato di gravidanza.
E’ buona norma avvertire l’equipaggio in caso di malori senza avere timore o titubanze, anche perchè il team delle assistenti di volo è in grado di avere cura di una donna incinta e, nel bisogno, é anche capace di far nascere un bambino.
Via | Travelblog
Foto | Phalinn Ooi @Flickr
Altri consigli per volare sicure in gravidanza
Aggiornamento pubblicato il 12/01/2015 da Paola Perria
Quando si programma un volo aereo in gravidanza, soprattutto se nella fase finale, il rischio maggiore che bisogna tenere in conto è che si verifichi un evento trombolitico, ovvero una trombosi venosa profonda. La gravidanza è una condizione che aumenta nelle donne il pericolo di formazione di trombi venosi, ovvero grumi, coaguli di sangue che dalle estremità periferiche possono “migrare” risalendo verso i vasi che irrorano cuore, polmoni o cervello.
Naturalmente si tratta sempre e comunque di evenienze rare, ma i soggetti predisposti dovrebbero tenerne conto. Quando si effettuano voli intercontinentali, molto lunghi, il rischio aumenta ed è determinato dalla condizione di immobilità prolungata, che pertanto va evitata. Ecco, dunque i consigli.
Prima di partire è bene informare il proprio ginecologo, il quale, in base alle vostre condizioni generali, alla fase della gravidanza in cui vi trovate e alla durata del volo aereo, potrebbe prescrivervi dei farmaci anticoagulanti (nello specifico eparine a basso peso molecolare) e consigliarvi di indossare calze elastiche a compressione graduale.
Inoltre durante il volo è bene alzarsi spesso per sgranchire le gambe e stimolare la circolazione. 10 giorni/una settimana prima di partire dovete procurarvi un certificato medico e informarvi sulla documentazione che la compagnia aerea richiede per le passeggere in stato di gravidanza. Infine, occhio alla data del parto, oltre la 36ma settimana non potete più salire sull’areo. Potrete volare di nuovo con il bebè quando avrà compito la sua prima settimana di vita.
Foto| via Pinterest