Salute e benessere
Pertosse nei bambini: sintomi, vaccino e cura
La pertosse è sempre meno diffusa in Italia, ma resta una malattia molto frequente tra i bambini piccoli. Ecco come si manifesta, si diffonde e soprattutto come si cura e previene.
La pertosse è una malattia infettiva molto contagiosa. È nota come tosse canina ed è causata dal batterio Bordetella pertussis, che s’insinua soprattutto tra le cellule che rivestono l’apparato respiratorio. L’infezione colpisce persone di tutte le età, ma sono i bambini le principali vittime: nel 38 percento dei casi hanno meno di sei mesi e in più del 70 percento meno di 5 anni. Secondo uno studio del Centro nazionale per la ricerca e la sorveglianza immunologica di Perth, il miglior modo per debellare la malattia è la vaccinazione. Il vaccino si somministra al terzo mese di vita. Il piccolo però messo a contatto con un adulto malato può contrarre la pertosse. Per evitare questo problema, gli australiani suggeriscono la vaccinazione dei genitori, dei nonni e dei fratelli maggiori.
È la «strategia del bozzolo» (ovvero cocconing). Vediamo ora nel dettaglio quali sono i sintomi, come si cura e qual è il vaccino adatto alla prevenzione.
Pertosse, sintomi e trasmissione
La pertosse si trasmette da malato a persona sana attraverso la saliva emessa con la tosse, gli starnuti o semplicemente toccando una persona con una mano sporca. La malattia sta in incubazione al massimo 6 giorni, poi si manifesta con febbre (a volte è assente) e sintomi simili a quelli d un raffreddamento. La prima fase è detta catarrale e dura circa 2 settimane, per poi passare alla fase convulsiva che invece può protrarsi per altre sei settimane. In questo secondo momento, il malato dovrebbe presentare tosse stizzosa, catarro denso e vischioso, ma anche vomito.
Come si previene e si cura
Non esistono portatori sani. È bene quindi stare alla larga dalle persone malate, che hanno bisogno di un periodo di convalescenza di circa 2 settimane. È importante insegnare al bambino a lavarsi sempre le mani, a tossire con una mano davanti soprattutto nei luoghi pubblici. La terapia prevede un antibiotico: di solito l’eritromicina, ma ovviamente è discrezione del medico. È poi importante il riposo e un po’ di tranquillità.
Vaccinazione per la pertosse
Il vaccino per la pertosse è l’esavalente, che protegge da ben 6 malattie differenti (pertosse, difterite, tetano, epatite B, poliomielite ed Hemophilus influenzae): è prevista la somministrazione al terzo, al quinto e all’undicesimo mese attraverso una puntura nella coscia.
Via | Corriere; Ministero della salute
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