Gravidanza
Il parto in acqua come funziona e in quali strutture in Italia è ammesso?
E’ forse il modo più naturale per far nascere un bambino, eppure il parto in acqua è ancora poco diffuso. Vediamo come funziona e i punti nascita attrezzati
Il parto in acqua è senza dubbio uno dei modi più dolci per mettere al mondo un bambino, sia per le mamme che per i piccoli stessi.
Infatti l’acqua tiepida ha molti vantaggi per la partoriente, che percepisce in modo meno intenso i dolori delle contrazioni e può muoversi e gestire le varie fasi del travaglio con maggiore libertà e fluidità (è il caso di dirlo), di quanto non possa fare in piedi, accucciata o, peggio, ancora, nel lettino della sala parto.
Il bambino, poi, subirà un trauma minore al momento di vedere la luce, perché passerà da un elemento liquido ad un altro elemento liquido. Questa tecnica per il parto venne inventata dal medico russo Igor Tjarkowskij, ma fu in Francia che divenne quella pratica che conosciamo oggi, grazie alle modifiche del dottor Michel Odent.
In Italia il parto in acqua viene scelto da circa il 40% delle gestanti, anche se non tutti i punti nascita italiani offrono questo tipo di opzione. Ma come si svolge il parto in acqua? Intanto, è necessario che nella struttura ospedaliera dove la donna decide di partorire, sia presente la vasca omologata per il parto in acqua, che deve essere profonda 80 cm, avere dimensioni di 2 x 1,5 metri, ed essere riempita di acqua filtrata ad una temperatura costante di 37°.
La madre non trascorre tutta la fase del travaglio dentro la vasca, perché, soprattutto per il primo parto (che è sempre il più lungo), si stancherebbe troppo. In genere le ostetriche che seguono le partorienti, consigliano di entrare in vasca quando le contrazioni sono regolari (sotto i 10 minuti), e la dilatazione uterina è pari a 3-5 cm.
A quel punto la quasi mamma è libera di entrare e uscire dalla vasca fino alla fase espulsiva, l’unica in cui è necessario che rimanga dentro l’acqua. Eventualmente anche il papà può restare con lei. Il bambino non solo non rischia di annegare (dato che ancora la glottide è chiusa come del resto lo era stata durante la gravidanza per impedire al feto di inghiottire il liquido amniotico), ma nascerà meno velocemente, quindi con minor stress.
Il parto, però, verrà velocizzato dall’elemento liquido, perché verrà favorito il rilassamento muscolare e la dilatazione della cervice uterina. Non appena nato, il bebè viene appoggiato al seno materno con la testina fuori dall’acqua e il resto del corpo a mollo. Una nascita soft e dolcissima. Dove si può partorire in questo modo? Ecco un elenco delle strutture attrezzate per il parto in acqua:
- Abruzzo
Vasto (CH): Ospedale civile - Calabria
Soveria Mannelli (CZ)
Lamezia Terme (CZ) - Campania
Mercato San Severino (SA): Ospedale G. Fucito - Emilia Romagna
Bentivoglio (BO)
Porretta Terme (BO)
Carpi (MO)
Mirandola (MO)
Sassuolo (MO)
Fiorenzuola D’Arda (PC)
Piacenza (PC)
Lugo di Romagna (RA)
Reggio Emilia -
Friuli Venezia Giulia
Monfalcone (GO)
San Daniele del Friuli (UD)
Tolmezzo (UD) - Lazio
Roma: Casa di cura Fabia Mater - Liguria
Genova: Ospedale Gaslini
Lavagna (GE)
Voltri (GE)
Savona
Albenga (SV) - Lombardia
Milano: Casa di Maternità
Milano: Ospedale Macedonio Melloni
Milano: Ospedale Pediatrico Buzzi
Milano: Ospedale Niguarda
Milano: Ospedale San Carlo
Milano: Ospedale San Paolo
Desio (MI)
Carate Brianza (MI)
Melegnano (MI)
Monza: Ospedale S.Gerardo
Sesto San Giovanni (MI)
Vimercate (MI)
Vizzolo Predabissi (MI): Ospedale Predabissi
Alzano Lombardo (BG): Ospedale Pesenti Fenaroli
Seriate (BG): Ospedale Bolognini
Gavardo (BS)
Manerbio (BS)
Erba (CO): Ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli
Savigliano (CR)
Casalmaggiore (CR): Ospedale Oglio Po
Lecco
Merate (LC): Ospedale L. Mandic
Lodi: Ospedale Maggiore
Mantova
Asola (MN)
Pieve di Coriano (MN): Ospedale Destra Secchia
Suzzara (MN)
Cittiglio (VA)
Gallarate (VA)
Tradate (VA) - Marche
Fabriano (AN)
Macerata (MC)
Senigallia (PU) -
Piemonte
Casale Monferrato (AL)
Novi Ligure (AL): Ospedale San Giacomo
Asti
Brà (CN): Ospedale S. Spirito
Mondovì (CN): Ospedale S.Croce
Borgomanero (NO)
Torino: Ospedale Maria Vittoria
Carmagnola (TO): Ospedale San Lorenzo
Ciriè (TO): Ospedale Civile
Chieri (TO): Ospedale Maggiore
Moncalieri (TO): Ospedale Santa Croce
Mondovì (TO)
Pinerolo (TO)
Venaria (To)
Vercelli: Ospedale S. Andrea -
Puglia
Acquaviva delle Fonti (BA): Ospedale Miulli
Altamura (BA)
Taranto: Casa di Cura Bernardini - Sardegna
Quartu (CA): Casa di Cura - Sicilia
Catania: Ospedale Cannizzaro
Catania: Ospedale Nesima
Palermo: Ospedale Civico
Trapani: Casa di Cura Sant’Anna - Toscana
Firenze: Casa di Cura Santa Chiara
Firenze: Casa di Cura Villa Donatello
Firenze: Ospedale Careggi
Firenze: Ospedale della Versilia
Cecina (LI)
Piombino (LI): Ospedale Villamarina
Poggibonsi (SI)
Montepulciano (SI): Ospedali Riuniti della Valdichiana Senese - Trentino Alto Adige
Bolzano: Casa di Cura Santa Maria
Brunico (BZ)
Merano (BZ)
Vipiteno (BZ)
Cles (TN)
Tione (TN)
Riva del Garda (TN) - Umbria
Castiglione del Lago (PG)
Foligno (PG): Nuovo Ospedale
Orvieto (TR) - Veneto
Vicenza
Noventa (VC)
Verona: Casa di Cura Pederzoli
Bussolengo (VR)
Peschiera del Garda (VR): Casa di cura Dr Pederzoli Spa
Venezia
Mestre (VE): Ospedale Classificato Villa Salus
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Fonte| OkSalute.it