Crescita
Menarca precoce: le cause e le cure per le bambine
Le bambine che abbiano la prima mestruazione – menarca – in anticipo rispetto ai tempi normali, possono andare incontro a blocchi della crescita e altre conseguenze sullo sviluppo. Vediamo come si può intervenire
La pubertà precoce è un fenomeno ormai comune soprattutto nei Paesi industrializzati, e in particolare ad arrivare al menarca (prima mestruazione) troppo in anticipo sono le bambine. I tempi considerati nella norma per lo sviluppo puberale delle femminucce vanno dagli 11 anni ai 15 circa (ma sono “accettabili” anche menarca che arrivino un anno prima o uno dopo rispetto a questo intervallo).
Ma sempre più bimbe si ritrovano a maturare i caratteri sessuali secondari già intorno ai 7-8 anni, con l’arrivo delle mestruazioni a 9. Che fare in questi casi?
Le conseguenze di questa maturazione precoce sono soprattutto relative ad un possibile blocco della crescita in altezza, cosa che comporterebbe il raggiungimento finale di una statura inferiore rispetto a quella “programmata” nel DNA.
Infatti per stimolazione ormonale si verificherebbe uno sviluppo repentino dello scheletro con una interruzione precoce della crescita delle ossa lunghe. Intervenire dopo il menarca è del tutto inutile, bisogna, quindi, agire preventivamente, cercando di ritardare e rallentare la maturazione sessuale con strategie mirate.
Intanto, compito dei genitori è quello di osservare lo sviluppo della propria bambina individuando subito i primi segnali di una incipiente pubertà. Ad esempio, la comparsa dei primi peli pubici e ascellari, e il rigonfiamento delle ghiandole mammarie, sono tutti sintomi che indicano l’inizio dell‘attività endocrina che porterà, nel giro di un anno, un anno e mezzo, all’arrivo della prima mestruazione.
In questi casi bisogna portare la bimba dall’endocrinologo, effettuare i dosaggi ormonali per vedere i valori delle gonadotropine (gli ormoni sessuali femminili) e studiare insieme la strategia giusta. In alcuni casi potrebbe essere utile sottoporre la bimba ad una terapia ormonale a basso dosaggio (priva di rischi ed effetti collaterali), per inibire l’attività ipofisaria (l’ipofisi è la ghiandola endocrina responsabile della produzione delle gonadotropine).
Ma ci sono altri sistemi meno invasivi per cercare di rallentare la maturazione sessuale della bimba. Ad esempio, puntate sulla dieta. Riducete le proteine animali – soprattutto la carne e i latticini, senza, però, eliminarle del tutto – e aumentando quelle di origine vegetale, acquistate biologico ed eliminate o riducete il cibo spazzatura e da fast food.
E’ appurato, infatti, che il sovrappeso e un’alimentazione troppo ricca di grassi saturi e di zuccheri induce una stimolazione ormonale precoce nelle bambine. E’ altresì importante che la bambina svolga regolare attività fisica, onde promuovere uno sviluppo armonioso del suo organismo sia dal punto di vista osseo che muscolare e per impedire che aumenti troppo di peso. Per il resto, cercate di preparare la piccola questa nuova fase della sua vita in modo sereno ma consapevole. La natura, farà il resto.
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Foto| via Pinterest