Crescita
Preadolescenza e genitori: le regole di mamma e papà restano valide?
Nell’età critica della preadolescenza i ragazzi possono mettere in discussione le regole di famiglia fino a quel momento accettate. I genitori come devono comportarsi per non perdere autorevolezza?
Torniamo a parlare di preadolescenza, quella fase della vita dei bambini che include l’ingresso nella pubertà. Sono anni cruciali per i piccoli di casa, in cui le modifiche del loro corpo vanno di pari passo con quelle della psiche e caratteriali.
Tra i 10-11 e i 14 anni, ragazzini e ragazzine preadolescenti diventano piccoli uomini e piccole donne, maturando i caratteri sessuali secondari, crescendo in altezza e sviluppando nuove capacità cognitive.
Sulla spinta ormonale i preadolescenti scoprono nuove sensazioni legate ai cambiamenti fisiologici, sperimentano i primi amori, intrecciano reazioni amicali importanti e… spesso e volentieri mettono in discussione le dinamiche familiari fino a quel momento pacificamente accettate e contestano le regole genitoriali.
Che fare? Ebbene, none site una soluzione univoca, un metodo valido sempre che serva i genitori per gestire al meglio la relazione con i loro figli preadolescenti maschi e femmine. Quello che, però, bisogna considerare, è che il percorso va affrontato insieme, con tatto e lungimiranza, ma soprattutto con complicità, perché il rapporto tra genitori e figli in questa fase può rinsaldarsi su basi nuove, più mature.
E’ altresì vero che ragazzini e ragazzine attraversano durante la preadolescenza la cosiddetta fase della ribellione, che porta a trasgressioni e sfide all’autorità dei genitori.
Questo è normale, fa parte del fisiologico tentativo dei ragazzi di ritagliarsi un proprio spazio autonomo e di crearsi propri valori e credenze diverse da quelli familiari. Le regole che potevano esser valide per i bimbi, ora potrebbero perciò risultare inadeguate.
Ad esempio, è normale che ragazzini e ragazzine vogliano stare fuori, in giro con gli amici, più a lungo, e quindi i genitori potranno essere più elastici, soprattutto in vacanza, a proposito di orari di rientro, ma sempre con criterio e prudenza.
E’ importante sapere chi sono le frequentazioni dei preadolescenti, e pertanto è utile anche invitare gli amici dei ragazzi in casa per conoscerli, sempre non dando l’impressione di volere essere invadenti. Meglio aprire le porte della propria abitazione e a mostrarsi accoglienti piuttosto che porre veti o dimostrarsi ostili e giudicanti.
Le regole sugli orari e sulla suddivisione dei compiti nella giornata dovranno essere modulate insieme ai ragazzi stessi, in modo de responsabilizzarli e farli sentire protagonisti della propria vita familiare.
Tra studio, aiuti in casa, attività extrascolastiche (sport, lezioni di musica o di altro genere), tempo dedicato alla navigazione su internet (moderata e soprattutto controllata), e alla tv, tutto dovrà essere calibrato in modo che i ragazzi non si sentano troppo liberi di fare ciò che vogliono, ma neppure “imbavagliati”.
Lasciate che esprimano tutte le critiche che vogliono sulle regole familiari, ma poi spingeteli a formularne delle nuove che siano più aderenti alle loro esigenze, discutendone insieme. Dialogo e comunicazione sono senza dubbio le vie maestre per arrivare ad un buon compromesso. Imporsi, con i preadolescenti in piena fase di ribellione, potrebbe essere, infatti, del tutto controproducente.
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Foto| via Pinterest