Cronaca
Mamme da legare: La scelta di vestitini e scarpette, tra comodità e glamour
Devo dire che mia figlia ha un paio di scarpette proprio brutte. Ma pare siano alla moda, e il papà le ha scelte entusiasta.
Il rosa perlato non è il mio ideale, ma oramai è fatta e, per fortuna, il piedino cresce in fretta e potrò gettarle con viva gioia. In compenso, la signorina ha dei vestitini davvero deliziosi: tanto deliziosi quanto inutili. Non so come si comportino le altre bambine di 15 mesi, ma la mia traballa instabile sulle gambette e, spesso, cade e decide di gattonare per qualche metro. Coi suoi vestitini graziosi con le ginocchia esposte si riempie di lividi sul pavimento e di graffi sull’erba e, non contenta, stropiccia tra le mani i bei lembi fiorati e se li alza sulla testa.
Mentre siede sbracata come un gatto in una giornata afosa, la guardo un po’ perplessa, sperando che, con l’età, guadagni un po’ di compostezza, se non di femminilità. “Ma è così carina, coi vestitini, e tu le metti sempre i pantaloni! Poi ti lamenti se la scambiano per un maschietto!”. Eh, lo so. Ma più carina è, più scomoda sembra stare.
Sembra una legge che accompagna le donne sin dalla nascita: appaiono al meglio quanto più fanno male loro le scarpe o quanto più devono trattenere il respiro per chiudere la lampo. Per fortuna la bimba non ha alcuna intenzione, per ora, di tirare in dentro la pancia per sembrare più magra, e spero che molte delle cose della nostra adolescenza le verranno risparmiate: avevo amiche al liceo che, per infilarsi un paio di jeans, dovevano sdraiarsi sul letto.
Adesso le abbiamo comprato un paio di occhiali da sole da vera vamp. Appena inforcati, ha iniziato a mordicchiarli. Ma, trovatasi al sole, ha capitolato e ha deciso di tenerli. Chissà… Temo che, tra qualche anno, tornerà a casa da una festa lanciando maledizioni all’inventore dei tacchi alti. Non si scampa: le donne devono soffrire. E vorrei che mia figlia iniziasse il più tardi possibile.
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