Gravidanza
I 5 problemi sessuali dopo il parto più comuni
Dopo la nascita di un bambino, la coppia può entrare in crisi. La neomamma, concentrata sul bebè, tende a trascurare il partner, e talvolta insorge anche un fisiologico calo del desiderio. Vediamo come cambia la sessualità dopo il parto
Dopo aver partorito, è molto difficile che una neomamma pensi al sesso, inutile affermare il contrario. Il suo corpo rimane “traumatizzato” ancora per qualche tempo, vagina e utero hanno subito ferite e lacerazioni, e ci vogliono almeno 40 giorni – più o meno la durata del puerperio – affinché tornino alle dimensioni e all’elasticità normali.
Il desiderio è azzerato per “colpa” degli ormoni (in particolare della prolattina, l’ormone che regola la produzione del latte materno), e per effettiva stanchezza fisica della neomamma, totalmente concentrata sul suo bambino e sulle sue esigenze.
In questo periodo delicatissimo la coppia, anche la più collaudata, può effettivamente entrare in crisi. Molti uomini si sentono trascurati dalla partner a favore del bambino appena nato, e anche se razionalmente comprendono benissimo che si tratta di una fase del tutto normale e passeggera, emotivamente ne soffrono. Teniamo contro che la sessualità maschile non viene “intaccata” dal parto, pertanto il desiderio del partner frustrato troppo a lungo potrebbe finire per esaurirsi, o per dirigersi “altrove”.
Naturalmente sono casi limite, perché nella maggior parte dei casi un po’ di astinenza non mette in pericolo il rapporto, soprattutto se poi, dopo qualche mese di adattamento, le cose tornano normali anche sul fronte della sessualità di coppia. Dal punto di vista fisiologico per un parto – naturale o cesareo – privo di complicazioni, per la ripresa dei rapporti sessuali bisogna attendere da un minimo di 20 giorni ad un massimo di 40, ma spesso le donne tendono a procrastinare.
Pertanto, dal punto di vista femminile, quali sono i 5 problemi più comuni che una donna appena diventata mamma si può trovare a dover affrontare? Come cambia il suo approccio al sesso? Ecco cosa accade dopo il parto:
- Calo della libido. E’ più accentuato nelle donne che allattano al seno perché i livelli di prolattina sono più elevati. Si tratta di un problema che non si manifesta allo stesso modo in tutte le donne, e soprattutto che si può limitare attraverso un recupero soft dell’intimità con le carezze e la riscoperta dei propri corpi anche senza arrivare al rapporto sessuale completo
- Dolore durante i rapporti sessuali (dispaneuria). Si tratta di un problema comune che il 50% delle neomamme lamenta a tre mesi dal parto e ancora il 25% a sei mesi di distanza. In genere la causa è organica, dovuta alla formazione di cicatrici all’interno di utero e vagina o di piccole infiammazioni residue. In questi casi può bastare un consulto ginecologico con relative terapie per risolvere il problema, che regredisce con il tempo
- Mancanza di lubrificazione, secchezza vaginale. Molte donne soffrono di questo problema che crea disagio e rende difficile la penetrazione. Anche in questo caso le ragioni sono ormonali e fisiologiche, e l’ausilio di un lubrificante può aiutare
- Anorgasmia o deficit di eccitazione. Sono problemi legati alla mancanza di lubrificazione e soprattutto agli effetti degli ormoni. Ci vuole un po’ di tempo perché lo stimolo dell’eccitazione ritorni proprio come prima della gravidanza, ma non bisogna scoraggiarsi. Infatti il sesso migliora praticandolo, quindi la cosa migliore è parlarne con il partner, aumentare i tempi dei preliminari e soprattutto avere molta pazienza con se stesse
- Rifiuto psicologico del sesso. Si verifica spesso in concomitanza con un po’ di depressione post partum. In questo caso il calo del desiderio è psicogeno, e si può superare con tanto amore e un aiuto da parte di un bravo sessuologo o psicoterapeuta. Talvolta è un disturbo solo passeggero
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Foto| via Pinterest