Gravidanza
Dolore fetale, esiste: lo conferma una ricerca americana
Il feto, ancora piccolissimo, non ancora bambino, può percepire il dolore? Ecco alcune posizioni sul dolore fetale.
Dolore fetale esiste? Questo è uno dei grandi temi che divide gli esperti e non solo. Divide anche sulla posizione “etica” più famosa al mondo: tra chi è a favore dell’aborto e chi invece no. Non è questo un post pro vita né uno spot a favore dell’interruzione di gravidanza. Abbiamo semplicemente deciso di riportare alcune posizioni scientifiche, che ci sono sembrate interessati.
Moltissimi ricercatori si sono posti la domanda: un feto a 20 settimane sente male e quindi può percepire il dolore dell’aborto? Secondo alcuni ricerche la risposta è sì. Per questo motivo in certi Stati Usa l’aborto dopo le 20 settimane di gestazione, dal momento in cui il feto inizia a percepire il dolore, è vietato.
Su questa posizione ci sono ancora diversi dubbi: molti esperti sono dell’idea che ci voglia uno sviluppo neurologico maggiore per percepire realmente il male, bisogna avere esperienza del dolore. Resta il fatto in diversi centri impongono di anestetizzare il feto se al tempo dell’aborto è così sviluppato da poter provare dolore.
Gli inglesi, a differenza degli americani, sono convinti che il bambino sia in grado di elaborare la pena e il male tra le 35 e le 37 settimane di gestazione. Solo a quest’età il cervello sufficientemente sviluppato.
Via | Lifenews