Crescita
La prima cotta dei nostri figli: come comportarsi
La prima cotta non si scorda mai. Non la dimenticano i nostri ragazzi, protagonisti dei primi amori. E non la dimenticano nemmeno mamma e papà: anche per i genitori è un momento davvero molto particolare da affrontare.
La prima cotta non si dimentica mai. Soprattutto mamma e papà non la dimenticano e in particolare non la scorda il papà se stiamo parlando di una figlia femmina: per loro diventa una questione di principio e come non capirli? La prima cotta può avvenire presto, durante le scuole medie, o più avanti, durante il periodo della scuola superiore. E’ un momento molto delicato, perché magari coincide con l’adolescenza dei nostri ragazzi, periodo decisamente difficile per tutta la famiglia.
Come si riconosce la prima cotta? I nostri figli appaiono stralunati, sempre con la testa tra le nuvole: ci sono anche ragazzi che perdono l’appetito o che trascorrono ore nella loro cameretta sognando ad occhi aperti e disegnando cuoricini trafitti dalle frecce, cercando di unire il proprio nome a quello della persona amata, che ormai occupa ogni pensiero. A differenza delle cotte successive, la prima è più stravolgente, perché i nostri figli non hanno mai provato niente di simile prima di allora.
Come comportarsi? Sicuramente si tratta di una fase molto delicata e se viene attraversata durante l’adolescenza è ancora più problematica, perché spesso in questo periodo il consiglio dei genitori e la loro solo presenza non è ben gradita. Mamma e papà dovrebbero lasciar vivere ai propri figli questa nuova esperienza, senza ostacolarla, ma cercando di stare vicini ai propri figli, per dare supporto morale e, se richiesto, anche suggerimenti.
Essere discreti, non assillarli di domande, non star con il fiato sul loro collo possono essere dei suggerimenti validi: dobbiamo far capire ai nostri figli che noi ci saremo, saremo lì pronti a gioire con loro o a consolarli nel caso la prima cotta si trasformasse in un incubo. E’ importante lasciar anche sbagliare i nostri figli, perché spesso è dagli errori che si impara, mentre ostacolandoli in tutto non faremo altro che ottenere il contrario di quanto vogliamo. Lasciamoli fare, ma senza mai allontanarci da loro e vigilando con discrezione.
Foto | da Flickr di lf-photodesign
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