Crescita
Lezioni di pianoforte per bambini, ma sono utili?
Mandare i propri bambini a lezione di pianoforte è una buona idea? Vediamo perché è importante fornire ai piccoli questa specifica formazione musicale
I bambini che suonano il pianoforte ci incantano, subito il pensiero corre ai piccoli geni alla Mozart, bimbi che ancora non poggiano i piedini a terra ma che muovono le manine sui tasti con magica perizia.
In genere in Italia l’educazione musicale, soprattutto praticata nella prima infanzia, “latita”, e questo nonostante proprio il nostro Belpaese sia la patria della lirica e del bel canto. Paradossi tutti italiani.
Ad ogni modo, se è vero che ad essere introdotti ai segreti del pentagramma sono soprattutto i bimbi che hanno la fortuna di nascere in famiglie “musicali” (figli di genitori musicisti, ad esempio), è altresì vero che i corsi di chitarra o di pianoforte non sono ad esclusivo appannaggio di questi piccoli fortunati, ma sono in effetti a disposizione di tutti.
Molti genitori neppure ci pensano ad offrire ai loro bimbi lezioni di questo tipo, preferendo iscriverli piuttosto ad altro tipo di attività extrascolastica, come corsi di informatica o di inglese. Eppure le lezioni di musica “formano” e stimolano la mente quanto e più di molte materie scolastiche come la matematica, e sono molte le ricerche scientifiche che sono riuscite a dimostrare in qual misura i bambini che studiano musica siano più intelligenti e brillanti degli altri.
Imparare ad usare uno strumento musicale è complesso, ma entusiasmante, eleva lo spirito e calma, ma allo stesso tempo è un ottimo esercizio di disciplina che forma il carattere. Perché il pianoforte? Si tratta di uno strumento classico che tutti amiamo, ma che difficilmente si ha in casa, perché è costoso e ingombrante, e quindi molto genitori, non possedendone uno, non pensano di farlo studiare ai propri figli.
Che utilità avrebbe se, poi, non si possono esercitare? Inoltre le lezioni di piano che abbiamo in mente sono affettivamente noiose, continui esercizi frustranti che possono annoiare il bambino prima che abbia appreso le tecniche di base. Ma questi nostri pregiudizi non hanno ragion di esistere.
Infatti le nuove tecniche di insegnamento del pianoforte, adatte ad avvicinare anche bimbi in età prescolare a questo meraviglioso strumento, sono meno rigide che nel passato, fatte apposta per stimolare subito nel piccolo allievo la passione per le note musicali partendo dall’esplorazione della tastiera.
La lezione, quindi, diventa un momento di gioia, di relax, oltre che di apprendimento, e per tale ragione può essere adatto a tutti, anche se il bambino non possiede un talento musicale spiccato e non farà mai il musicista. Certo, mettiamo in conto che le lezioni di pianoforte costano, ma si tratta di un buon investimento.
Avremo un bambino più felice, più sensibile (la musica è un linguaggio universale che “parla” direttamente al cuore delle persone), e più disciplinato, aprirà la sua mente e diventerà anche più creativo. Quindi, magari si può risparmiare su qualcos’altro e offrire al proprio bimbo un tipo di esperienza formativa che gli sarà utile per la vita.
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