Gravidanza
Dosaggi ormonali per gravidanza, quali test fare prima di restare incinta?
Quando si decide di concepire un bambino, è utile effettuare alcuni dosaggi ormonali per controllare che l’attività ovarica sia quella ottimale per programmare una gravidanza. Ecco i test da fare
Una donna che voglia diventare presto mamma e che, magari, non sia più giovanissima o abbia un ciclo mestruale non proprio regolare, prima di restare incinta, o almeno di provarci, dovrebbe sottoporsi ad alcuni semplici e non invasivi test del sangue per il dosaggio ormonale.
E’ importante, infatti, al fine di scoprire in fase precoce eventuali disfunzioni endocrine o ovariche che possono rendere difficile il concepimento, compiere questo semplice screening preventivo ancora prima di provare in modo “sistematico” a restare incinta.
Certo, una ragazza giovane, che non abbia problemi mestruali, probabilmente inizierà una gravidanza fin dai primi rapporti sessuali mirati, ma talvolta il concepimento non è così automatico, soprattutto quando le ovulazioni non siano regolari. Tra i fattori che possono ostacolare una gravidanza ci sono, infatti, disturbi della tiroide, iperprolattinemia, insufficiente produzione di estrogeni, ovaio policistico, diabete, pre-menopausa precoce eccetera.
Vediamo, pertanto, quali sono i dosaggi ormonali più utili per capire se l‘attività ovarica
è ottimale, se l’ovulazione si verifica regolarmente ed è pertanto possibile cominciare subito a cercare un bambino.
- FSH (ormone follicolo-stimolante): misura la concentrazione dell’ormone che stimola la produzione degli ovociti. Il dosaggio si esegue tra il terzo e il quinto giorno del ciclo
- LH (ormone luteinizzante): un dosaggio che si effettua insieme all’FSH. Quando questo valore supera quello dell’FSH potrebbe indicare un ovaio policistico
- Estradiolo (17-beta-estradiolo o E2): aumenta in fase follicolare (man mano che gli ovociti maturano nell’ovaia), e si misura sempre, come gli altri due, tra il 3° e il 5° giorno del ciclo
- Progesterone: con questo dosaggio che si esegue al 21mo giorno del ciclo, si misura l’avvenuta ovulazione. Il valore superiore ai 5 ng/ml ci informa che l’ovulazione c’è stata
- Prolattina: se i valori sono troppo elevati possono indicare disturbi endocrini, oppure alti livelli di stress. La iperprolattinemia impedisce il concepimento
- Ormoni della tiroide (TSH, FT3 e FT4): misurano la funzionalità della tiroide, e quando “sballati”, oltre a provocare vari disturbi, rendono anche irregolare il ciclo mestruale fino all’amenorrea (assenza di mestruazioni)
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Foto| via Pinterest