Crescita
Il palloncino per l’obesità dei bambini, quando è consigliato?
L’obesità infantile è una piaga diffusa, ma per combatterla, oltre a diete e sport, si può ricorrere anche a dispositivi come il palloncino intragastrico? Ecco cosa dicono gli esperti
Si ingerisce con un po’ d’acqua, senza nessuna difficoltà, e una volta giunto nello stomaco si gonfia e riduce lo spazio disponibile per il cibo, aumentando il senso di sazietà e contribuendo in modo efficace a combattere l’obesità. E’ il palloncino contro l’obesità, la nuova soluzione medica al problema del peso in eccesso in età pediatrica.
Per la prima volta questa tecnica alternativa alla classica chirurgia bariatrica (invasiva e più rischiosa per la salute) è stata di recente sperimentata sui bambini nell’Ospedale Bambin Gesù di Palidoro. Il “bello” del palloncino anti obesità è che non deve essere posizionato nello stomaco del paziente con un intervento endoscopico, come avveniva in passato, ma trattandosi di una mini pillola di appena 6 grammi può molto più facilmente essere inghiottito.
Per gonfiare il dispositivo si adopera una specie di pompetta collegata al palloncino da un tubicino sottilissimo. Una volta in posizione intragastrica, il palloncino, che non crea alcun disagio, nausea o dolore, e che è fatto apposta per resistere all’aggressione dei succhi gastrici, essendo pieno di azoto, che è un gas molto leggero, tende a salire verso la parte superiore dello stomaco, di fatto riducendo il senso di fame e inducendo prima quello di sazietà quando si mangia.
La tecnica del palloncino intragastrico è stata sperimentata con successo al Bambin Gesù su piccoli pazienti obesi tra i 10 e i 17 anni di età con Indice di Massa Corporea (IMC) situato tra 33 e 43, il che equivale ad un peso superiore ai 100 kg.
Usare il palloncino su bambini con questo grado elevato di obesità permette di ottenere risultati (in termini di dimagrimento), molto più rapidi e duraturi rispetto al solo ricorso alle diete e all’attività fisica (comunque indispensabili), ma naturalmente questa tecnica è indicata solo in determinati casi. Il primo paziente su cui il dispositivo è stato sperimentato al Bambin Gesù aveva 11 anni e 30 chili di troppo rispetto al suo peso forma.
Il bambino sul quale è stata utilizzata per la prima volta questa procedura è riuscito a deglutire il palloncino al primo tentativo e, nel momento in cui lo abbiamo gonfiato con l’azoto, ci ha assicurato di non aver provato alcun dolore ma, al più, una sensazione di bolle che si muovono
Spiega il dottor Francesco De Peppo, responsabile della Chirurgia Pediatrica Generale del Bambino Gesù di Palidoro. Una bella speranza per i bambini che siano già over size ma non ancora a livelli di obesità estrema.
Un altro vantaggio del nuovo palloncino è che può essere utilizzato su bambini con indici di massa corporea compresi tra 30 e 35 (col vecchio sistema, invece, si potevano trattare solo pazienti con IMC superiore a 35). In questo modo sarà possibile intervenire più precocemente sui casi di obesità patologica, senza dover aspettare che la situazione si aggravi ulteriormente
Afferma infatti lo specialista. Considerando che solo in Italia circa il 10% dei bambini è obeso, si può tranquillamente profetizzare che la nuova tecnica del palloncino che si inghiotte come una pillola diventerà a breve la nuova soluzione per un fenomeno che, purtroppo, al momento appare destinato solo a crescere.
Fonte| ospedalebambingesu.it
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