Crescita
Non vuole fare sport? Come convincere i bambini pigri
Sebbene lo sport sia utile ai bambini nell’età della crescita, molto spesso è visto come un “dovere” e non come un’attività piacevole. Vediamo come stimolare anche i bimbi più pigri e riluttanti
Praticare regolarmente un’attività sportiva è importantissimo per i bambini nell’età della crescita. Lo sport, infatti, li aiuta a svilupparsi armoniosamente, a socializzare in modo sano stimolando anche il giusto grado di agonismo, a “sfogare” le tante energie represse che nelle lunghe ore trascorse seduti a scuola o in casa non si possono liberare.
I bambini sportivi sono i genere più attivi anche mentalmente, più brillanti a scuola e più socievoli, la loro salute ne tra giovamento, il sistema immunitario si fortifica e il peso viene tenuto sotto controllo.
Non tutti i bimbi, però, sono “naturalmente” portati per lo sport. Alcuni fin da piccolissimi non vedono l’ora di iscriversi a qualche corso, magari stimolati dall’amico/a del cuore, oppure da film e cartoni animati visti in tv. Altri, invece, un po’ più tumidi, o solo pigri, di praticare una qualsivoglia attività sportiva, non vogliono neppure sentirne parlare.
Capita di doverli letteralmente supplicare, con piccoli ricatti e moine a fare un po’ di palestra, salvo poi doverli ritirare pur avendo pagato regolarmente la retta, perché il piccolo punta i piedi e si rifiuta di tornare. Che fare? Lasciare perdere? Neppure per sogno. I bambini hanno bisogno di fare sport perché non hanno più l’occasione, comune un tempo, di giocare per ore fuori casa e la sedentarietà è dannosa.
Pertanto, ecco come procedere. Anche il bambino più pigro, in realtà, ha una sua vocazione. Certo, magari non sarà il calcio o l’atletica (sport molto dinamici), ma potrebbe avere un’insospettabile passione per il ping pong, essere versato per le arti marziali o per lo yoga, essere dotato di un buon senso del ritmo e, quindi, avere un’inclinazione naturale per il ballo (anche liscio).
I bambini, per amare lo sport, devono poter investire le proprie energie in un’attività che trovano piacevole, stimolante. I genitori non possono decidere per loro. Un bambino cicciottello, ad esempio, potrebbe sentirsi molto più a suo agio in acqua che su “pista”, e uno timido potrebbe preferire un’attività soft o individuale.
Provate, semplicemente chiacchierando, a sondare quali siano gli sport che tendenzialmente il bimbo trova più interessanti, oppure, a volte, basta osservarli. Se il vostro piccolo passa ore e ore in acqua al mare, in estate, forse, la piscina è luogo giusto per lui, se, invece, la vostra bimba adora ascoltare i suoi cantanti preferiti e improvvisare scatenati balletti in cameretta, allora un corso di danza moderna andrà benissimo. Infine, se il vostro bimbo, più che palestre e campetti, ama la natura, via libera a trekking e passeggiate nei boschi o gite in bicicletta, ne gioverà lui, e anche voi!
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