Crescita
Come proteggere la vista dei bambini con una prevenzione efficace
La vista dei nostri bambini va protetta e preservata anche dagli eccessivi stimoli prodotti da strumenti tecnologici come smartphone, tablet e playstation. Ecco i consigli degli specialisti
La vista dei nostri bambini è iper stimolata fin dalla prima infanzia. Sono tantissimi, infatti, gli strumenti tecnologici con cui i nostri figli interagiscono e che prevedono un grande sforzo visivo, tra cui televisori, schermi di tablet e di smartphone, videogames eccetera.
Questa eccezionale e precoce esposizione alla tecnologia mette spesso in allarme i genitori, che si domandano in quale misura il fatto di “incollare” gli occhi a questi mini schermi posso incidere negativamente sullo sviluppo visivo dei piccoli e facilitare l’insorgenza di difetti visivi come miopia e astigmatismo.
A tal proposito, i pediatri dell’ospedale Bambin Gesù di Roma hanno affrontato la questione anche per “sfatare” un po’ di falsi miti e rassicurare i genitori a proposito della pericolosità di tali strumenti per la vista dei loro piccoli fornendo però, al contempo, delle indicazioni di comportamento ottimali per prevenire qualunque problema.
Partiamo dai televisori LCD (con tecnologia a cristalli liquidi). Gli esperti rassicurano sulla loro innocuità, a differenza dei televisori con “tubo catodico”, infatti, questi schermi piatti, spesso molto grandi, non sono nocivi per la salute degli occhi, ma, naturalmente, dipende anche da quanto a lungo si rimane a guardarli.
L’abitudine dei bimbi di guardare lo schermo avvicinandosi moltissimo non è buona, soprattutto se prolungata per tante ore perché l’occhio, nel tentativo di messa a fuoco, si affatica e può indebolirsi. Pertanto il consiglio è quello di limitare le ore di tv dei bambini, inoltre, per evitare qualunque rischio, si dovrebbe controllare che la distanza dallo schermo sia di almeno 2-3 metri e che l’ambiente in cui si trova il televisore non sia troppo buio.
Veniamo agli occhiali 3D, spesso accusati di far male agli occhi dei più piccoli. In realtà, sottolineano gli esperti, non solo tale accusa è del tutto priva di fondamento, ma addirittura questi occhialini tridimensionali possono aiutare i genitori ad individuare eventuali disturbi visivi dei piccoli se la loro visione indossando queste lenti non è come dovrebbe essere.
Infine, arriviamo ai tanto vituperati tablet, smartphone e pc: come devono essere usati dai bambini affinché non costituiscano un pericolo per la salute dei loro occhi in formazione? Non ci sono, a detta degli esperti, evidenze scientifiche che associno abbassamento della vista all’utilizzo di questi strumenti. Detto questo, se un bimbo rimane molte ore di seguito davanti ad uno schermo , specialmente se piccolo, potrebbe avere per qualche tempo la vista un po’ sfocata, ma si tratta di un disturbo transitorio.
C’è, però, un fattore da tenere presente: nei bambini che già hanno un difetto visivo, ad esempio la miopia, lavorare o giocare con il tablet o lo smartphone ad una distanza ravvicinata per tempi prolungati provoca arrossamento dell’occhio. Questo sintomo non va mai sottovalutato perché può facilitare la secchezza oculare a sua volta all’origine di infezioni ricorrenti tra cui congiuntiviti e cheratiti.
Pertanto sarebbe meglio che i bambini si abituassero ad usare le lacrime artificiali per umidificare l’occhio, e soprattutto che non rimanessero troppe ore davanti agli schermi di questi strumenti tecnologici. Inoltre, al tablet è preferibile il pc fisso, che permette di posizionarsi ad una corretta distanza dallo schermo.
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Foto| via Pinterest
Fonte| Ospedale Bambin Gesù