Educazione
Asili e scuole materne aperti durante le vacanze di Natale, ci pensano in pochi in Italia
In Lombardia sono già diversi i Comuni che hanno deciso di lasciare asili e scuole materne aperti per i bambini durante le vacanze natalizie, ma sono “mosche bianche”. Eppure sarebbe un grande aiuto per i genitori che lavorano
Asili nido e scuole materne che restano aperte per i bambini durante le vacanze di Natale: un modo semplice e concreto per andare incontro alle esigenze di tante famiglie in cui i genitori che lavorano non sanno a chi lasciare i figli nei giorni senza scuola.
Attualmente sono davvero poche, diremmo vere e proprie “mosche bianche” le strutture scolastiche che forniscono questo servizio, tra cui diversi istituti dei Comuni della Lombardia, come Mantova, che promuove il progetto “Dire famiglia”.
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Lo scopo è quella di lasciare aperte le porte delle scuole aderenti all’iniziativa per permettere ai bimbi che già le frequentano di accedervi ed essere seguiti e guidati in attività ludiche nelle giornate “critiche” di martedì 23, mercoledì 24, lunedì 29, martedì 30, mercoledì 31 dicembre, venerdì 2 e lunedì 5 gennaio.
Gli orari sono davvero ideali anche per i genitori che devono recarsi al lavoro molto presto, ovvero si va dalle 7:30 del mattino alle 17:30 di sera per un costo totale di 15€ al giorno se si sceglie solo l’orario mattutino comprensivo del pranzo (13:30), che salgono a 18€ se si prolunga fino a chiusura. L’iniziativa del Comune di Mantova è davvero lodevole, peccato che rappresenti una eccezione alla regola.
Tutti, o quasi, gli istituti scolastici italiani di ogni ordine e grado, infetti, oltre a sospendere l’attività didattica nelle due settimane a cavallo tra Natale e l’Epifania, chiudono letteralmente i battenti, lasciando molte famiglie in grosse difficoltà.
Le vacanze natalizie per studenti e insegnanti sono lunghe, ma la maggior parte dei lavoratori non ha che pochi giorni di sospensione dall’attività lavorativa, ovvero il 25 e il 26 dicembre, il 1° e il 6 gennaio, eventuali ponti esclusi. E tutti gli alti giorni?
Come e dove collocare i bambini per essere sicuri che stiano bene e non si annoino? Non sempre nonni e parenti sono disponibili, e il costo di una baby sitter per tanti giorni e tante ore è senza dubbio superiore a quello previsto dalle scuole mantovane, senza contare la difficoltà di reperire qualcuno che sia libero proprio in quei giorni.
Del resto chiedere ferie proprio a Natale non è sempre possibile, e mettersi in malattia fuori discussione. Il progetto di Mantova e di poche altre scuole potrebbe pertanto costituire esempio intelligente di welfare familiare da proporre come modello anche nel resto d’Italia dai nostri governanti. Gli 80€ alle neo mamme promessi dal governo Renzi vanno pure bene, ma non solo di soldi spiccioli hanno bisogno le famiglie italiane, ma anche e soprattutto di servizi ad hoc, di agevolazioni.
Con un minimo investimento, perciò, si solleverebbero moltissimi genitori dalla costante preoccupazione di non sapere come sistemare i propri figli a Natale, in quello che dovrebbe essere il periodo più bello dell’anno per i piccoli. Stando a scuola, invece, in un luogo che conoscono, protetti e seguiti, potrebbero trascorrere momenti gioiosi con i loro compagnetti anche se lontani da mamma e papà, in quali a loro volta, andrebbero a lavorare con una grana in meno e tanta serenità in più.
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