Crescita
Paura del buio, l’aiuto arriva dalla psicologia infantile
Sono moltissimi i bambini che hanno paura del buio e che magari vogliono dormire con una luce attesa per superare la paura. Come affrontarla al meglio? Ecco cosa dice la psicologia infantile in merito.
Per i bambini avere paura del buio è praticamente normale: solitamente la paura si manifesta intorno ai due anni e i piccoli possono portarsela dietro anche fino ai 5-6 anni. Prima dei due anni, di solito, i bambini non hanno paura del buio, perché non hanno ancora sviluppato la consapevolezza del pericolo, che invece arriva a due anni. Inoltre al buio i piccoli perdono la percezione di quello che c’è intorno a loro e la loro fantasia può cominciare a scatenarsi, immaginando chissà quali pericoli e quali mostri si nascondono intorno a loro.
Non dobbiamo preoccuparci troppo se i bambini hanno paura del buio, perché tutti prima o poi passano questa fase. Diversa la questione, però, se le paure si trasformano in vere e proprie fobie, che non consentono ai piccoli di crescere serenamente: questo di solito accade quando la paura nasce dall’educazione, da alcuni comportamenti che magari noi genitori mettiamo in atto di giorno e che spaventano il bambino a tal punto da riversarsi inconsciamente nella paura del buio e della notte, che si tramuta in ansia da separazione e da abbandono.
In questi ultimi casi è bene l’intervento di uno psicoterapeuta, che da un lato aiuti il bambino a superare le sue paure e che dall’altro aiuti i genitori ad adottare tutte le strategie migliori per non innescare la fobia nel piccolo. Dobbiamo fornire al bambino anche gli strumenti per poter elaborare la paura, per poterla affrontare, così da consentire ai piccoli di affrontare al meglio piccoli e grandi sfide che la vita metterà sul suo cammino.
Con i bambini e con le loro paure bisogna dialogare, non bisogna ridere dei loro timori, anche se a noi “grandi” sembrano del tutto infondati. Magari cerchiamo di calmarli accendendo una lucina e dimostrando loro che non devono temere nulla, perché nella cameretta quello che c’è di giorno c’è anche di notte!
Ed evitiamo anche di dire al bambino “attento all’uomo nero” o cose del genere quando fa qualcosa che non deve: non facciamo altro che alimentare le sue paure. Dialogare e ragionare con i piccoli, senza inventarsi “storie”, è possibile. Ed è preferibile!
Foto | da Flickr di kessiye
Via | Psicolab
- Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.