Crescita
Autonomia dei bambini, perché i genitori devono lasciarli liberi di sbagliare
Sbagliando si impara, è l’adagio popolare che ben conosciamo, ma a cui diamo poco credito. Nell’educazione dei figli, però, è importante ricordarsi che proprio gli errori li aiutano a diventare più autonomi
Tra le tante buone cose che un genitore può fare per aiutare i propri bambini a crescere c’è anche quello di permettere loro di sbagliare.
Gli errori, infatti, rappresentano una cruciale tappa nell’acquisizione delle principali abilità infantili e nel raggiungimento dell’autonomia, del resto lo abbiamo sempre saputo anche noi che “sbagliando si impara”. Se ci pensiamo, questo processo è valido a qualunque età della vita.
Senza commettere errori quando stiamo apprendendo nuove nozioni non diventiamo mai “pratici” della materia, questo vale quando impariamo ad andare in bicicletta (proprio la volta che cadi o vai a sbattere procurandoti un bel ginocchio sbucciato è quella in cui compi il “salto di qualità” che ti farà poi procedere spedito), a cucinare (se sbagli la cottura della pasta un paio di volte alla terza impari a stare più attento), a leggere e scrivere, a suonare uno strumento, a squadrare un foglio in modo impeccabile e via discorrendo.
I bambini devono essere guidati a diventare autonomi quanto prima nel movimento, nel mangiare, nel parlare eccetera, pertanto se i genitori, per troppa amorevolezza, tolgono sempre loro le “castagne dal fuoco”, anticipandoli, sorreggendoli e imboccandoli finché non vanno alle medie, ovviamente non li aiutano.
Ma ci sono anche altri tipi di errori che i bambini possono commettere per pura sbadataggine che diventano un veicolo prezioso di apprendimento. Alcuni esempi ce li propone Brooke Burke, autrice di un blog per genitori – ModernMom – che in un divertente articolo spiega come sia dovuta diventare una sorta di Nazimamma per rendere più responsabili i suoi quattro figli.
Ad esempio, stanca di dover correre a scuola, a lezione già iniziata, per portare loro materiale o libri che avevano scordato, di doverli accompagnare in fretta a furia perché si erano alzati tardi e avevano perso lo scuolabus, o di dover andare in cerca delle loro tute sportive (indispensabili per gli allentamenti), per poi trovarle sporche e abbandonate in angoli impensabili della casa, ha detto basta.
Basta alla “dittatura” del dover porre rimedio a tutte le loro manchevolezze per evitare le conseguenze. Se, infatti, queste conseguenze ci sono – lezioni e allenamento saltati, un brutto voto, un raffreddore per aver dimenticato il giubbotto eccetera – ben vengano perché saranno quelle che faranno acquisire ai bambini finalmente la capacità, pian piano, di badare a loro stessi senza che il genitore “elicottero” sia sempre presente.
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Via| modernmom.com
Foto| via Pinterest