Crescita
Come educare i bambini alla non violenza
Insegnare i bambini a non usare la violenza e la prevaricazione come mezzi per imporsi agli altri è anche un grande contributo che i genitori possono dare alla società civile. Vediamo come si educano i piccoli alla non violenza
Ci sono molte ragioni per cui i bambini possono usare la violenza per imporsi agli altri, e in parte si tratta di una pulsione normale. Infatti uno dei primi sentimenti naturali, diremmo “primordiali” che i piccoli sperimentano è la rabbia, un’esplosione di energia che spesso si declina in modi aggressivi e violenti.
Se, fino ad un certo punto queste tendenze istintive possono essere normali, è necessario che i genitori intervengano con l’educazione per insegnare ai propri figli l’autocontrollo e soprattutto ad usare mezzi più “civili” per dialogare con gli altri anche quando pensano di aver subito un torto. Educare alla non violenza in famiglia è il primo strumento che la società civile possiede per garantire una convivenza pacifica e democratica.
Molti bambini usano la violenza perché si sentono insicuri e la prevaricazione sugli altri è il mezzo più rapido per acquistare autostima e senso di “potere”. Talvolta, poi, i bimbi diventano aggressivi semplicemente perché nessuno gli spiega che la violenza è sbagliata, che esiste una cosa che si chiama rispetto per gli altri, che non si devono ferire deliberatamente gli altri esattamente come non si vuole che questo sia fatto a noi.
Come spiegare tutto questo ai nostri piccoli? Educando all’empatia, ma, prima di tutto, facendo loro capire che essere violenti è una cosa riprovevole di cui ci si deve vergognare, che può essere punita con il carcere e che può avere serie conseguenze anche per i bambini (ad esempio a scuola).
E’ poi cruciale cercare di capire le ragioni che spingono il vostro bimbo alla violenza. Ad esempio, se all’origine ci sono sentimenti di rabbia nascosta, di frustrazione, di tristezza, di paura. Per promuovere comportamenti civili, il bambino deve imparare a convivere con i suoi sentimenti negativi, e per questo ha bisogno di “farli emergere” e trasformarli in emozioni gestibili con la ragione.
I bambini devono imparare ad essere empatici, quindi insegnate loro a mettersi nelle scarpe degli altri, in modo che “sentano” quanto possano far male non solo un pugno o uno spintone, ma anche le parole offensive e le canzonature (violenza verbale). Dite loro: “Ti piacerebbe se tutti ti prendessero in giro per i tuoi occhiali”, oppure: “Ti piacerebbe se gli altri bambini, solo perché gli stai antipatico, ti picchiassero ogni giorno”?
Il bimbo deve comprendere quanto sia ingiusto usare la violenza, e quanto allontani le persone da noi e ci renda odiosi. I comportamenti violenti vanno, poi, sempre puniti in modo deciso ed esemplare, ad esempio vietando al bambino i suoi videogiochi o la visione del suo programma tv preferito per una settimana o per il tempo necessario a che capisca.
Importante, poi, l’esempio in casa. Praticate anche voi in famiglia la non violenza, sia fisica che verbale. Chiedete sempre scusa se avete fatto loro un torto, cercate il dialogo e mantenete un atteggiamento calmo e sereno quanto più possibile, evitando di alzare la voce e di prevaricare con le parole. Infine, premiate i vostri bambini quando si comportano bene, perché questo rinforzo sarà il suggello per capire come sia più bello e gratificante convivere con gli altri in modo armonioso praticando la gentilezza e la comprensione.
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Foto| via Pinterest