Salute e benessere
La congiuntivite da Clamidia agli occhi nei bambini, i sintomi
La congiuntivite da Clamidia è un’infezione neonatale che spesso al bambino viene trasmessa dalla madre durante il parto. Vediamo i sintomi da riconoscere
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La congiuntivite da Clamidia è un’infezione oculare che si può manifestare nel neonato poco dopo la nascita perché a trasmettere il batterio al bambino può essere la madre stessa durante il parto.
Questa specifica congiuntivite batterica è piuttosto aggressiva, pertanto va curata in modo scrupoloso onde non pregiudicare la salute degli occhi e la vista del bambino.
L’oftalmia da Clamidia, provocata dall’azione infettiva del microrganismo chiamato Clamydia trachomatis, colpisce circa il 3% dei nuovi nati entro il primo mese di vita manifestandosi con i seguenti sintomi: secrezione purulenta e membranosa ed edema della palpebra dell’occhio colpito più o meno accentuato.
La diagnosi si effettua tramite tampone oculare, ovvero il prelievo, attraverso l’ausilio di un cotton fioc sterile, di una minima quantità di pus e l’analisi al microscopio. La congiuntivite neonatale da Clamidia si cura con somministrazione di antibiotici (soprattutto penicilline) per via orale o sistemica, e con l’applicazione di colliri antibiotici fino a regressione totale dei sintomi.
L’oftalmia da Clamidia è pericolosa perché può estendersi alla cornea e persino compromettere la vista dell’occhio colpito. Inoltre, lo stesso batterio che provoca l’infezione alla congiuntiva dell’occhio (la congiuntivite è appunto l’infiammazione della membrana trasparente che ricopre occhio e palpebra interna), può anche provocare altre gravi malattie come la polmonite, ecco perché riconoscere e debellare il germe è così importante.
La congiuntivite batterica come quella da Clamidia si riconosce dalle altre perché il bambino produce una grande quantità di materiale purulento e vischioso di colore giallastro che “appiccicano” l’occhio e al mattino rendono impossibile l’apertura dell palpebre. Per rimuovere le cispe, allora, si possono usare delle garze sterili imbevute di acqua calda con cui detergere delicatamente l’occhio colpito.
Attenzione, durante queste operazioni igieniche e durante l’applicazione dei colliri, a non toccare l’occhio malato del piccolo direttamente e soprattutto lavatevi subito prima e subito dopo aver effettuato la terapia le vostre mani, per non trasmettere il germe a voi stessi o all’altro occhio del piccolo (se la congiuntivite è monolaterale). Per il resto, seguite le indicazioni pediatriche e quelle dell’oculista, e il disturbo guarirà senza lasciare traccia.
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Foto| via Pinterest