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Gravidanza

Nono mese di gravidanza: l’avventura volge al termine, è tempo di partorire

Al nono mese la gravidanza si conclude, il bambino ha ormai completato il suo sviluppo intrauterino ed è pronto per nascere. Vediamo cosa accade nelle ultime settimane di gestazione prima del parto

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Ultimo e conclusivo, il nono mese di gravidanza è anche considerato il più pesante per la futura mamma, che si ritrova a dover gestire le ultime settimane con un peso non indifferente, disturbi fisici e tensione psicologica determinata dalla necessità di prepararsi al parto imminente.

Quest’ultimo evento, se la gravidanza è stata regolare, non gemellare e non ci sono problemi di posizione del bambino, può avvenire in qualunque momento, ma in particolare tra la 38ma e la 41ma settimana di gestazione con travaglio spontaneo. Il nono mese vede il feto aumentare ancora di dimensioni fino a raggiungere la lunghezza di 50 cm e il peso di 3 kg circa, e quindi il suo spazio nell’utero diventa davvero minimo.

Troviamo il bambino posizionato per la nascita, quindi il pancione della mamma assume la classica forma allungata verso il basso, e quindi non più “a punta” come prima. Il bambino a questo punto è davvero perfetto, si succhia il pollice si muove scalcia poco ma “sente” molto, il suo aspetto all’esame ecografico è quello di un neonato, con capelli e sopracciglia, palpebre, unghie di mani e piedi, organi genitali perfettamente distinguibili in tutte le loro parti.

Ora il nascituro usa i polmoni per respirare il liquido amniotico e nel suo intestino si forma il meconio, sostanza escrementizia di colore verdastro di varia origine, in parte composte da bile e da materiale intestinale, e l’ingestione di liquidando amniotico determina la produzione di urina, dato che i reni del feto sono ormai perfettamente funzionanti.

Insomma, il piccolo è “attrezzato” per sopravvivere benissimo fuori dall’utero materno. La futura mamma, nel frattempo, si prepara al parto, aiutata anche dal proprio ginecologo e dalle ostetriche del corso pre parto. Il suo corpo è ormai molto arrotondato, gonfio, la gestante va incontro a disturbi di varia natura tra cui emorroidi, stitichezza o diarrea associati ad acidità di stomaco, meteorismo, reflusso gastroesofageo.

Il consiglio per queste ultime settimane prima del parto è quella di mangiare poco e spesso, preferendo cibi molto leggeri e diuretici e bevendo molta acqua. Infatti la ritenzione idrica accentua il senso di pesantezza e di gonfiore, peraltro del tutto normali. Occhio anche alla circolazione, il peso ora davvero notevole dell’utero ingrossato determina un affaticamento del circolo venoso di ritorno, pertanto possono verificarsi ristagni di sangue soprattutto a carico di gambe e caviglie, formicolio, crampi, e formazione di varici in soggetti predisposti.

La futura mamma dovrebbe continuare fino all’ultimo a muoversi un po’, facendo qualche passeggiata, qualche esercizio blando di stretching, evitando di stare seduta o sdraiata troppo a lungo. Il seno produce tanto colostro, che è il liquido sieroso, molto proteico, precursore del latte, e iniziano a verificarsi una serie di sintomi preparatori del parto, come piccole perdite uterine rosacee e contrazioni sporadiche chiamate di Braxton Hichs.

Sempre nelle ultime settimane prima del parto la donna può sperimentare senso di ansia, difficoltà a dormire, persino attacchi di panico. Sono sensazioni e paure del tutto normali che ogni futura mamma sperimenta e che si possono superare con esercizi di respirazione e un po’ di training autogeno. Del resto ci siamo, a questo punto, con le contrazioni del parto, la grande avventura della gravidanza si conclude, è tempo di conoscere il proprio bambino.

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