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Neonato nato pretermine e nato prematuro: le differenze
Un neonato che nasca prima del termine naturale della gravidanza viene definito prematuro o pretermine, ma quali sono le differenze? Vediamole
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I bambini che nascono prima della scadenza naturale della gravidanza, ovvero prima delle canoniche 38-40 settimane, vengono definiti prematuri o pretermine, perché non hanno completato interamente il loro sviluppo intrauterino.
Ma esistono delle differenze tra i due termini? In realtà, no, ovvero parto pretermine e parto prematuro si equivalgono, e così i bimbi che vengono al mondo prima della 37ma settimana di gestazione possono essere definiti indistintamente pretermine o prematuri.
Le differenze stanno tutte nella fese di prematurità, perché un bimbo che nasca oltre la 30ma settimana di gestazione corre meno rischi rispetto ad uno che nasca prima di questo termine. Ma vediamo esattamente i tre i gradi di pericolo legati alla prematurità secondo la classificazione stabilita dall’OMS, i quali si distinguono in base al peso alla nascita del bebè e naturalmente alla settimana di gestazione in cui avviene il parto prematuro.
- Rischio moderato per i neonati che vengono al mondo dopo la 30ma settimana con un peso non inferiore al kg e mezzo
- Rischio elevato per i neonati che nascono tra la 27ma e la 30ma settimana con un peso oscillante tra il kg e il kg e mezzo
- Rischio elevatissimo per i neonati che nascono ancor prima del compimento della 27ma settimana con un peso inferiore al chilogrammo
Ecco, invece, la classificazione del parto prematuro o pretermine (che poi sono la stessa cosa, come abbiamo visto), in base alla “lontananza” dalla scadenza naturale della gestazione:
- Quasi a termine: parto che si situa tra la 34ma e la 36ma settimana
- Moderatamente pretermine: parto tra la 32ma e la 34ma settimana
- Molto pretermine: nascita prima della 32ma settimana
- Estremamente pretermine: parto prima della 28ma settimana
I bambini che nascono prematuramente, circa il 10% del totale dei nuovi nati, soprattutto se a rischio elevato o elevatissimo, anche se oggi, grazie alle moderne terapie possono sperare di sopravvivere, hanno comunque una maggiore probabilità di sviluppare alcuni disturbi, cronici o transitori, come ad esempio problemi respiratori, vulnerabilità alle infezioni e maggiore probabilità di andare incontro a carenze nutrizionali, allergie e intolleranze.
Inoltre i prematuri devono sempre avere una supplementazione di vitamina K nel primo periodo dopo il parto perché in loro aumenta il rischio di emorragie. Tuttavia, le mamme che vadano incontro ad un parto pretermine devono stare serene, perché grazie alle cure e alle moderne tecnologie in dotazione ai reparti di neonatologia, come ad esempio le nuove incubatrici, e le terapie di stimolo, i loro bambino possono legittimamente sperare in aspettative di vita uguali a quelle dei loro coetanei nati a termine.
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Foto| via Pinterest