Cronaca
Bonus bebè 2015: come richiedere i contributi per baby sitter e asili nido
Come funziona il Bonus bebè 2015 che prevede contributi per le mamme che rinunciano alla maternità facoltativa, per poterle aiutare con il pagamento di baby sitter e asili nido che si prendano cura dei loro piccoli?
Torna il Bonus Bebè 2015 per aiutare tutte le mamme che decidono di non usufruire della maternità facoltativa, il periodo di astensione dal lavoro che solitamente si prende dopo la maternità obbligatoria. Si tratta di un aiuto economico a tutte le famiglie, per poter dare una mano nel pagamento della baby sitter o dell’asilo nido: l’incentivo, previsto dall’articolo 4, comma 24, lettera b) della legge 28 giugno 2012, n. 92, è valido negli anni 2013-2015, ma come si richiede?
Il contributo economico può essere richiesto dalle mamme solamente per poter pagare la baby sitter o l’asilo nido pubblico o privato, l’importante è che sia convenzionato. Può essere chiesto solo se si rinuncia al congedo parentale (o maternità facoltativa, come veniva chiamata una volta) e sarà riconosciuto in base alle disponibilità del ministero. La domanda può essere presentata solamente dalle mamme che hanno diritto al congedo parentale.
Il Bonus Bebè 2015, che non è il bonus di 80 euro promesso dal governo Renzi, può essere chiesto anche dalle mamme che hanno già richiesto il congedo parentale, ma solo per i restanti mesi. Il contributo è pari ad un massimo di 600 euro al mese e per un massimo di sei mesi, mentre per le lavoratrici con contratto part time o iscritte alla gestione separata il bonus è ridotto.
Il contributo per il pagamento dell’asilo nido viene erogato alla struttura, mentre in caso di baby sitter vengono dati dei buoni lavoro che vanno ritirati presso l’Inps. La domanda può essere fatta all’Inps via web o tramite il patronato e c’è tempo fino al 31 dicembre 2015.
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