Cronaca
Non va al compleanno dell’amichetto e la mamma del festeggiato lo multa
Incredibile episodio accaduto in GB: un bimbo dà forfait alla festicciola di compleanno di un amichetto e la mamma di questo gli invia un estratto conto da pagare…
Un tempo felice, non tanto lontano da noi, disertare la festicciola di compleanno di un amichetto era giudicato, al più, un gesto di scortesia. Magari, le mamme amanti della dietrologia, potevano ipotizzare una storia di ripicche tra bimbi, di “sgarbi” dati e ricevuti. “Bambinate” da scordare all’invito successivo, tra fette di torta alla frutta e bicchieroni di aranciata. Ma nessuno ne faceva una questiono economica, sarebbe stato, come minimo, di cattivo gusto.
E invece si vede che i tempi stanno proprio cambiando, se un bimbo, per non essersi presentato alla festa di compleanno del suo amichetto, si è visto recapitare una bolletta da pagare, in pratica un indennizzo per le spese affrontate dalla mamma per l’organizzazione del party e non rientrate per “colpa” degli assenti.
La vicenda, che in effetti non ha mancato di suscitare scalpore e di essere ripresa dai principali media britannici, si è svolta poco prima dello scorso Natale in Cornovaglia. Il bimbo “reo” di aver dato forfait alla festa dell’amico senza avvisare si chiama Alex Nash, e il party a cui avrebbe dovuto partecipare si teneva nel Devon, in una pista da sci noleggiata per l’occasione.
Alex aveva inizialmente dato per certa la sua partecipazione, ma poi i suoi genitori si erano ricordati di un precedente impegno con i nonni e quindi, senza darsi pena di avvertire, il bimbo non si era presentato alla festa. Apriti cielo, la madre del piccolo festeggiato ha deciso di passare alle vie legali inviando un “bill”, una fattura di circa 16 sterline (poco più di 20 €) da pagare a mo’ di risarcimento.
Rcievuto il “conto“, i Nash hanno però divulgato la storia non prima di essersi presentati dalla mamma dell'(ex?) amichetto del figlio per avvisarla che non avevano alcuna intenzione di pagare.
Ci è arrivata una vera fattura, con tutti i dettagli di banca per fare il versamento. Capisco che la signora sia turbata per averci rimesso del denaro, ma non accetto il modo con cui ha cercato di ottenerlo da me, trattandomi come un bambino che deve ubbidire a un ordine
Ha spiegato la mamma di Alex. La vicenda, non c’è che dire, lascia come minimo l’amaro in bocca. Perché in questo modo si riduce tutto al “vil denaro”, mentre il compleanno di un bambino deve o dovrebbe essere soprattutto un momento di condivisone spontanea e piacevole per tutti, meglio se all’insegna del low cost. Non un evento pretenzioso, un party faraonico che alla fine appaga più il narcisismo dei genitori che non i desideri dei figli.
Un party casalingo all’insegna del fai da te, con pochi ma “buoni” invitati, e tanta allegria, non ha prezzo.
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Foto | via Pinterest
Via | corriere.it