Sicurezza bambini
Bambini scomparsi, Facebook attiva un’impostazione per aiutare a ritrovarli
Anche i social network possono diventare un utile strumento per ritrovare i bambini scomparsi. Ecco come Facebook aiuterà la polizia USA nella ricerca dei “missing children”
Si chiama “Amber Alerts”, ed è una nuova applicazione di Facebook utile ad aiutare le forze dell’ordine a ritrovare i bambini scomparsi (“missing children”). In realtà questo nuovo sistema non è proprio “nuovo”, piuttosto è una novità la sua applicazione a Facebook, che come sappiamo è anche il social network più seguito e trafficato del globo.
Proprio in virtù dell’enorme numero di suoi utenti, infatti, il patron di FB, Mark Zuckerberg ha ben pensato di sfruttare tale capillare capacità di diffusione globale per collaborare al ritrovamento delle centinaia di migliaia di bambini che ogni giorno scompaiono dalle loro case e di cui si perdono completamente le tracce.
Bambini rapiti, bambini sottratti alla loro vita e all’amore dei loro cari, bambini “perduti”, inghiottiti dal nulla o finiti nella mani di orchi. Gli “Amber Alerts” esistono da molto tempo, sono schede di nomi e foto di bambini scomparsi che la polizia rende note usando vari tipi di supporti e mezzi di informazione ma che sono limitate alla zone di scomparsa del minore.
Anche nei film spesso ci è capitato di vedere queste liste nei volantini e persino stampate nei brick del latte, ma naturalmente non si tratta di supporti molto efficaci. Viceversa Facebook è certo un mezzo molto più potente persino di tv e radio per diffondere notizie e dati e di questa rilevanza.
Nel caso degli Amber Alerts – che funzioneranno, però, solo su smartphone e tablet – essi si “attiveranno” comparendo sulla home di Facebook, nelle colonne laterali (quelle di solito destinate ai messaggi pubblicitari), in ogni area in cui ci siano state sparizioni di bambini.
In questo modo anche una persona che per motivi vari semplicemente si ritrovi a transitare in una determinata città o località degli USA potrà visionare le foto e i nomi dei bimbi scomparsi in quell’area ed eventualmente ricordarsene qualora, trovandosi magari anche e centinaia di chilometri di distanza, dovesse individuare qualche soggetto che possa corrispondere all’identità di uno dei bimbi presenti nell’Alert. Anche a tanti anni di distanza perché gli Alerts non vengono mai archiviati.
In passato gli utenti della piattaforma si sono già mobilitati per casi di bambini scomparsi, abbiamo pensato di adottare questo metodo per mettere a frutto il potere della nostra community
Ha spiegato Mark Zuckerberg. Facebook collaborerà direttamente con il National Center for Missing and Exploited Children (Centro nazionale per i Bambini scomparsi e sfruttati). Davvero un’ottima iniziativa che, verosimilmente, verrà estesa anche all’Europa e al resto del mondo.
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Foto| via Pinterest
Via | Ansa.it