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Crescita

No a tablet e smartphone per bambini sotto i 2 anni, danneggiano lo sviluppo

Una nuova ricerca americana ha dimostrato che permettere ai neonati al di sotto dei 2 anni di età di usare tablet e smartphone è molto nocivo per il loro sviluppo. Vediamo perché

La tecnologia è ormai diventata una nostra irrinunciabile compagna in ogni momento della nostra vita e fin dalla prima e primissima infanzia i bambini iniziano subito a familiarizzare con tablet e smartphone, su sollecitazione di mamme e papà.

Questa tendenza, però, che ci sembra naturale e anche lungimirante in vista di un futuro prossimo in cui la capacità di padroneggiare gli strumenti tecnologici più all’avanguardia è vista come una competenza indispensabile, in realtà non solo non è utile al neonato, ma al di sotto dei 2 anni di età può addirittura compromettere il suo sviluppo socio-cognitivo.

Infatti “interfacciarsi” con lo schermo di un iPad o di un tablet non è il modo migliore per imparare a relazionarsi con il mondo circostante, in quanto tale mezzo diventa un filtro tra il piccolo stesso e le persone o le esperienze che dovrebbe poter conoscere in modo diretto, concreto e individuale, non mediato.

Secondo uno studio effettuato dai ricercatori della Boston University School of Medicine, il primo sulle conseguenze di un precoce uso di accessori tecnologici da parte di neonati sotto i 2 anni di vita, infatti, va ad interferire con l’acquisizione di abilità cruciali per lo sviluppo dei bimbi in questa prima fase di vita: problem solving, autocontrollo ed empatia.

Queste competenze il bambino le esperisce attraverso il gioco spontaneo e soprattutto attraverso il rapporto e l’interazione con i coetanei e con gli adulti.

Secondo gli studiosi, però, se entro i primi 30 mesi di vita è meglio non usare smartphone e tablet per “calmare” i bambini, così come non è opportuno “parcheggiarli” davanti alla tv quando fanno i capricci, ma questo non significa che più avanti la tecnologia non possa rivelarsi utile, ad esempio nella preparazione prescolare e scolare.

Ergo, basta un po’ di giudizio e soprattutto è bene offrire sempre ai propri figli piccoli la possibilità di interagire con altri bambini il prima possibile e di fare esperienza del mondo in modo diretto, per favorire l’apprendimento di abilità utili come il riuscire a “cavarsela” e a gestirsi in modo autonomo. Lo studio USA è stato pubblicato sulla rivista Pediatrics.

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Foto| via Pinterest
Via | Salute.agi.it

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