Istruzione
Brutti voti a scuola, cosa fare?
Se i figli arrivano a casa con dei brutti voti, come fare per motivarli e non scoraggiarli.
Brutti voti. E’ un tema che mi è molto caro avendo dei bambini che vanno a scuola. Quando si inizia un nuovo ciclo scolastico sono tante le ansie e le paure, per i bambini, di non essere all’altezza.
Una nuova scuola, dei nuovi compagni di classe, molti insegnanti e materie sconosciute. Tutto estremamente interessante ma che nasconde qualche insidia. Ma i voti a cosa servono? Solitamente agli insegnanti per capire le varie fasi dell’apprendimento. Ma poco ai ragazzi perchè mettono solo in evidenza carenze e fallimenti.
Come riuscire a non scoraggarli, soprattutto quando ci sono compagni che fanno confronti con i propri voti? In quel caso nascono e competizioni tra ragazzi che non sempre è “sana”. Ma la scuola che fa? Corregge e mortifica con voti e unità decimali, invece di sostenere e accompagnare i ragazzi.
Personalmente penso sia meglio ritornare ai giudizi per mostrare al ragazzo che bisogna migliorare (è obbligatorio studiare per riuscire a farsi strada nella vita, su questo non c’è dubbio), ma senza creare troppe ansie, tanto da svegliarsi troppo prresto la mattina, con l’incubo di non aver imparato bene la lezione. Può capitare che chi prendeva sempre dei nove e dieci alla primaria si demoralizzi davanti al primo sei o alla prima insufficenza prese nella pagella del primo quadrimestre alle medie. In questo caso spetta alla famiglia far capire ai ragazzi che con il passaggio alle medie cambiano i meccanismi, aumentano le materie e i professori. Per cui tutto è molto diverso. Eci vuole tempo per assimilare i cambiamenti.
Comprendo che ci sono ragazzi testardi, meno colpiti nell’amor proprio rispetto ad altri, ma a nessuno piace prendere dei voti negativi a scuola, statene certi, anche se l’atteggiamento un po’ strafottente può far semnbrare il contrario. Anche il giudizio responsabilizza i ragazzi e le famiglie a casa, d’altra parte la formazione di un ragazzo è un lavoro d’equipe.
Bisogna lavorare a scuola seguendo bene le spiegazioni, ma anche a casa e in famiglia, studiando quotidianamente, impegnandosi tra schemi e mappe concettuali per avere bene il quadro degli argomenti, dedicare sempre un tot di ore allo studio senza mai saltare un pomeriggio (se non si hanno compiti è meglio sfruttare il tempo a disposizione per ripassare ciò su cui ci sono dubbi o carenze).
Scopo della scuola e degli insegnanti é riuscire a motivare i bambini e ragazzi. Entusiasmare e far vivere le ore di lezione come fonti di aricchimento. E con i voti come la mettiamo? E’ necessario spiegare ai bimbi che la cifra sta ad indicare il lavoro svolto dall’alunno, e non lo giudica in quanto persona.