Cronaca
Asilo abolisce la festa del papà e della mamma: i genitori protestano
È scoppiata una bufera in un piccolo asilo di provincia in cui sono state cancellate le feste del papà e della mamma senza avvertire i genitori.
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Eliminata la festa della mamma e la festa del papà, depennate dal calendario con un colpa di gomma. È questo quanto è stato deciso alla scuola dell’infanzia comunale Contardo Ferrini, in via di Villa Chigi, nel quartiere Trieste. Un fatto reale, accaduto di recente, che ha fatto infuriare i genitori, che non sono stati avvisati. I papà, infatti, si sono accorti dell’accaduto solo il 19 marzo scorso, quando i loro bambini non sono usciti dall’asilo con il tradizionale lavoretto. In realtà la delibera è del 14 ottobre e così recita:
Il collegio dei docenti decide di non festeggiare la festa della mamma né del papà a causa dei continui cambiamenti della famiglia, ma di evidenziare altre feste.
Come dargli torto? Devo ammettere che da mamma è un piacere avere il proprio bambino che un giorno l’anno ti celebra a modo suo, con tutta la tenerezza che conosce. È anche vero che da bambina ho sofferto molto in queste occasioni, non avendo un genitore. Mi chiedo quindi che senso abbia? Che senso ha costringere ai festeggiamenti un bambino che non ha nulla da festeggiare? Aumenta solo il senso di solitudine. Oggi, poi, il modello famiglia è completamente cambiato: i nuclei tradizionali sono pochi, sono sempre più frequenti le famiglie allargate, quelle con un genitore single o magari composte da coppie gay.
Sta di fatto che le mamme e i papà della scuola dell’infanzia comunale Contardo Ferrini non l’hanno presa bene. E hanno mandato una diffida per chiedere l’immediato annullamento della delibera: rivogliono almeno la festa della mamma. Un genitore, si è fatto portavoce, commentando così:
“Contestiamo le modalità con cui la scuola ha agito, senza metterci al corrente. Quando abbiamo chiesto spiegazioni, ci hanno risposto che la decisione era stata presa nel rispetto delle famiglie allargate e dei bimbi rimasti orfani di un genitore. Nessuno è contrario a questo principio, ma così la scuola così azzera la nostra tradizione, e non troviamo giusto che bambini tra i 3 e i 5 anni vivano in questo clima”.
Foto | Pinterest
Via | Repubblica