Salute e benessere
Quando portare i bambini al pronto soccorso
I bambini non devono sempre andare al pronto soccorso in caso di malattia: ecco i casi in cui il pediatra potrebbe non bastare.
Il bambino sta male e i genitori presi dal panico corrono al Pronto Soccorso, soprattutto nel weekend o nei giorni di festa, quando il pediatra non è disponibile o è così oberato di lavoro da non riuscire a effettuare visite a domicilio. Sono circa 5 milioni i bambini visitati nei pronto soccorsi italiani ogni anno e solo nel 10 percento dei casi si tratta di reali urgenze. Quando recarsi in queste strutture?
- Febbre: se il lattante ha meno di 3 mesi e non è stato possibile farlo visitare. Se invece è più grande deve avere temperatura elevata, persistente, risponde poco alla terapia antipiretica e si associa a stato di sofferenza e condizioni generali compromesse
- Ha crisi convulsive e ha meno di un anno.
- Vomito ripetuto e non riesce a reidratarsi.
- Se presenta altri sintomi che possono portare alla disidratazione come la febbre e numerose scariche di diarrea
- Se ha secchezza della cute e della mucosa orale, occhi cerchiati, mancanza di lacrime, ridotta emissione di urine
- Se vomita e non evacua da 24 ore soprattutto se di età inferiore a 1 anno
- Se il vomito o la diarrea sono ematice o di colore verde scuro o simile al caffè
- Se ha la diarrea da più di 24 ore, con scariche superiori alle 6 al giorno e si sta disidratando.
- Se presenta dolore addominale nelle ore successive ad un trauma della regione interessata
- Se il bambino ha perso conoscenza dopo aver battuto la testa, se presenta vomito, qualche ora dopo il trauma, con tendenza all’addormentamento, con pianto inconsolabile, strabismo, difficoltà alla deambulazione, cefalea.
- Se ha mal di testa e febbre e/o da vomito e non regredisce con la somministrazione di comuni antifebbrili e/o antidolorifici
- Se ha difficoltà respiratoria.