Gravidanza
Gravidanza dopo i 35 anni, quali sono i rischi e gli esami da fare
Avere un bambino dopo i 35 anni non è più una cosa rara. Sono numerose le donne che scelgono la gravidanza in là con gli anni. Ci sono dei rischi e quali sono gli esami da fare?
I 35 anni sono considerati la sottile linea rossa che divide tra gravidanze fisiologiche e gravidanze potenzialmente a rischio. Ovviamente, tutte le gestazioni possono avere dei problemi, ma il fattore età è estremamente importante, soprattutto oggi che le nascite in donne di età tra i 35 e i 44 anni sono raddoppiate.
Quali sono i rischi? Le donne con più di 35 anni hanno più probabilità di avere bambini con disturbi cromosomici (come la sindrome di Down). Non vogliamo fare allarmismo, ricordiamo che i difetti cromosomici legati all’età della madre compaiono in circa 1 su 200 gravidanze per donne con più di 35 anni. Come si possono ridurre questi rischi? Per esempio, facendosi seguire da un ginecologo privato e facendo tutti gli esami fondamentali.
Esiste sempre una probabilità che qualcosa possa andare storto, a tutte le età. Purtroppo la medicina è fallibile e non esiste ancora un iter diagnostico che ci dia la certezza (100percento) che il nostro bambino non abbia alcuna patologia, ma già facendo tutti gli esami potremmo avere ottimi riscontri. Quali sono gli esami di screening prenatale? Bi test e translucenza nucale, prima di tutto. Dopo i 35 anni è altamente consigliata l’amniocentesi, che tra l’altro è convenzionata dal sistema sanitario.