Gravidanza
Duo test in gravidanza: quando farlo, il costo e i valori di riferimento
Il duo test è un esame di screening prenatale con cui stabilire il rischio che il feto sia affetto da cromosomopatia.
Il duo test, noto anche come Bi-test, è un esame di screening prenatale, che consente di valutare il rischio che un feto possa essere affetto da cromosomopatia, ovvero da malattie genetiche causate da alterazioni cromosomiche. Non è un esame diagnostico, perché dà solo un valore statistico. È comunque un buon indicatore ed è d’aiuto per evitare amniocentesi inutili.
Quando si può farlo? L’età gestazionale è compresa tra la 11esima e la 12 esima settimana, quindi nel primo trimestre di gravidanza. Il duo test consiste in una tecnica combinata che comprende la misurazione della Translucenza nucale (che si attua mediante ecografia per controllare la dimensione e la forma di piccolo accumulo di liquido localizzato nella regione nucale del feto) e un piccolo prelievo di sangue che verifica i livelli di due sostanze: la Free-beta hCG (frazione libera della gonadotropina corionica) e la PAPP-A (proteina-A plasmatica, associata alla gravidanza).
Quanto è sensibile? Se realizzato correttamente raggiunge l’85/90 percento, inoltre non è invasivo e di conseguenza non è rischioso per il bambino. Questo esame non è un’alternativa all’amniocentesi, perché come detto in precedenza non è un esame diagnostico, ma può essere utile per valutare l’opportunità di fare o meno altri esami.
Deve preoccupare un risultato positivo, ovvero un rischio superiore a 1 su 250 di avere un bambino con malformazioni. Esiste un 5 percento di falsi positivi, ovvero situazioni in cui i bambini sono perfettamente sani nonostante l’indicazione. Che cosa fare? In questo caso, il ginecologo dovrebbe consigliarvi di fare l’amniocentesi o se tardi, attendere la villocentesi per avere un riscontro effettivo. Il costo è di circa 200 euro.