Salute e benessere
Piede piatto nei bambini: sintomi, diagnosi e cure
Cos’è il piede piatto nei bambini? Ecco quali sono i sintomi da tenere in considerazione, ma anche i metodi diagnostici e le possibili cure per risolvere il problema.
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Il piede piatto nel bambino è una patologia molto comune nel mondo occidentale che è provocata dalla caduta della volta plantare e dalla valgo pronazione del calcagno: dai 10 mesi ai 3-4 anni è una situazione normale, perché il piede deve ancora crescere e formarsi. Solitamente la situazione si risolve in maniera spontanea entro i 6-7 anni, ma non sempre è così.
Il piede piatto non sempre si manifesta con sintomi ben precisi: sono molti i bambini che non lamentano alcun disturbo, mentre altri lamentano dolore ai piedi, in particolare nella zona del tallone o dell’arco plantare. E spesso la caviglia è soggetta a gonfiore.
Talvolta il “piattismo” è un po’ più grave e necessita l’utilizzo di plantari e la pratica di alcuni sport che possano risolvere la situazione e aiutare il piede a trovare la giusta via di crescita. I plantari dovrebbero però essere usati fino a 6-7 anni, perché dopo non sarà più utile a correggere il problema. Se è da curare quando arreca una sintomatologia dolorosa, sarebbe comunque da trattare in età infantile e da non sottovalutare, perché spesos da adulti può aumentare il rischio di artrosi della caviglia e alluce valgo.
Oltre al plantare e allo sport, esistono anche delle tecniche chirurgiche, con incisioni sul tarso e l’inserimento di una piccola vite. Ma quando è bene trattare chirurgicamente i piedi piatti dei bambini? Quando hanno una sintomatologia dolorosa o presentano segnali come l’alluce valgo o il retropiede in asse, ma anche altri casi che non si risolvono in tempi accettabili con l’uso del plantare.
Foto | da Flickr di ano lobb
Via | Istituto Ortopedico Rizzoli