Gravidanza
Citomegalovirus in gravidanza: i valori di riferimento e come si cura
Citomegalovirus in gravidanza, come si prende e come si cura questa infezione? Quali sono i valori di riferimento solitamente riportati nelle analisi?
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Il Citomegalovirus (Cmv) è un virus che appartiene alla famiglia degli Herpesvirus: è comune e può prenderlo chiunque. Il virus rimane latente nell’organismo per tutta la vita e, in caso di indebolimento del sistema immunitario, può riattivarsi.Le infezioni sono spesso asintomatiche e in gravidanza devono essere tenute sotto controllo.
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Se la mamma si ammala di citomegalovirus durante la gravidanza ci può essere trasmissione da madre a feto: il rischio di trasmissione non è correlato al periodo di gestazione, ma nei primi tre mesi di gravidanza le conseguenze possono essere gravi.
Dal momento che la malattia è asintomatica, difficile capire se si è malate, per questo i ginecologi consigliano prima e durante la gestazione un test degli anticorpi IgG sul sangue e un test IgM per accertare infezioni recenti. Non esistono trattamenti prenatali efficaci e sicuri per prevenire la trasmissione da mamma a figlio e i farmaci possono essere dannosi.
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I test di laboratorio danno di solito due valori di riferimento nell’esito: i valori di IgM che di IgG sono espressi con un numero. Ogni laboratorio riporta dei valori di riferimento, che di solito sono riportati accanto all’esito. Se il valore riportato è al di sotto di quello di riferimento, il risultato è negativo, se è al di sopra, il risultato è positivo.
- IgM e IgG negative: la donna non ha mai contratto l’infezione.
- IgM negative e IgG positive: la donna ha contratto l’infezione in passato, ma non è in corso.
- IgM positive e IgG negative: la donna non ha contratto il virus in passato, ma oggi è in corso.
- IgM positive e IgG positive: l’infezione c’è stata ed è in atto ancora.
Via | Istituto Superiore di Sanità