Cronaca
Mamme da legare: Il bambino inizia a raccontare storie
A un certo punto, i bambini iniziano a raccontare storie.
Se fino a poco tempo fa mia figlia mi mollava un libro in grembo dicendo “Mamma, leggi!”, senza darmi il tempo di seguire il filo della storia, girando furiosamente le pagine con l’unico scopo di farmi commentare le figure, adesso il libro lo tiene lei, sfogliandolo e sussurrando parole incomprensibili.
Dopo qualche minuto, mi dice perentoriamente: “Mamma, storia! Insieme!” e, così, iniziamo una narrazione a quattro mani di ciò che ha appena visto. Io dico una frase, lei ne aggiunge un’altra. Anche nella vita di tutti i giorni inizia a sentire la necessità di raccontare: raccontare ciò che ha visto, ciò che è successo. Lo fa con le sue frasi minime, soggetto, verbo e oggetto che vanno poi interpretate.
L’uomo deve raccontare, non c’è nulla da fare: arriva un momento in cui raccontare è l’unico modo per spiegarsi il mondo, per relazionarsi con gli altri. Appena qualcuno entra in casa mia, deve ascoltare la cronaca di tutto ciò che è accaduto nelle ore e nei giorni precedenti. E senza pause: la narrazione non si interrompe con l’arrivo del mattino, come per Sherazad. A casa nostra, la cantastorie fa orario continuato. Viva la parola.
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