Salute e benessere
Vaccino se il bambino ha la febbre: si può fare?
Il vaccino può essere eseguito se il bambino è ammalato? In alcuni casi no, ecco quali
Le vaccinazioni, ultimamente spesso al centro di polemiche, devono essere fatte quando il bambino si trova nelle migliori condizioni di salute. Così che si rivela essere necessario attendere qualche giorno, di solito almeno una settimana a partire dalla scomparsa dei sintomi, nel caso di febbre, vomito e/o diarrea. Non c’è dunque bisogno di rinviare del tutto la vaccinazione, trascorso questo tempo il bambino può essere vaccinato in tutta tranquillità.
Nel caso in cui, invece, il piccolo sia affetto da semplice raffreddore, quest’ultimo non costituisce un impedimento valido alla vaccinazione, che può avvenire tranquillamente. Solo situazioni più preoccupanti come infezioni gravi o febbre molto alta possono rappresentare una controindicazione per il vaccino.
[related layout=”big” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/111087/vaccino-esavalente-i-rischi-la-composizione-e-gli-effetti-collaterali”][/related]
In tal caso sarà bene sentire il parere del pediatra e comportarsi di conseguenza. Uno dei consigli volti ad evitare che il bimbo possa saltare la vaccinazione sta nell’effettuarla a partire dal primo giorno utile. Così che, considerato che il primo vaccino vada solitamente effettuato tra il 61° e il 90° giorno di vita, si consiglia di programmarlo tempestivamente in modo che, nello spiacevole caso in cui il bimbo si ammali, potrà sempre essere effettuato nell’arco di tempo previsto.
Foto | via Pinterest