Gravidanza
Quali sono i primi esami di fertilità da fare se il bimbo non arriva
State cercando un bambino ma la cicogna non vuole far visita al vostro indirizzo: non disperate, consultate uno specialista.
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Molto spesso ci si accorge di avere dei problemi di fertilità solo quando si cerca un bambino. Il piccolo non arriva e la coppia inizia a farsi delle domande. C’è qualche problema? Che cosa possiamo fare? Il primo consiglio è rivolgersi a un ginecologo. Sarebbe opportuno parlare del desiderio di una gravidanza con il medico, magari iniziare con degli esami pre-concezionali e assumere acido folico.
Ci vogliono quindi un emocromo completo, per verificare che non ci siano carenze o malattie del sangue, il pap test, il rubeotest, per la rosolia che in gravidanza può essere pericolosa, il toxotest, che ricerca gli anticorpi della toxoplasmosi.
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Ci sono degli esami specifici? Dipende dal tempo di ricerca, dall’età della pazienza e dalle metodiche sperimentate dalla coppia. La dottoressa Giulia Santi, ginecologa, a Donna Moderna ha così spiegato:
Il tempo si restringe a seconda dell’età della coppia ma in particolare modo all’età della donna. Una donna con età inferiore ai 35 anni può attendere anche un anno di rapporti mirati prima di rivolgersi ad uno specialista della riproduzione. Mentre le donne che hanno superato i 35 anni dovrebbero ridurre la ricerca anche a 6-8 mesi.
Entrambi i futuri genitori devono fare degli esami preliminari: per lei sono consigliabili degli esami ormonali, mentre per lui quello del liquido seminale.