Educazione
Mamme da legare: Il bambino e la sua noia sempre in agguato
C’è una frase che le mamme si sentono dire sempre più raramente.
Se chiedete a mia madre quale frase le metteva ansia quando ero piccola, verosimilmente vi risponderà: “Mamma, mi annoio”. Non so quante volte la ripetevo, in un giorno. Mia madre si faceva venire le idee più assurde per distrarmi, ma sembrava che nulla mi andasse bene.
Iniziavo ad aggirarmi per casa, senza una meta apparente; davo un’occhiata in giro, come se fossi alla ricerca di qualcosa, e poi lo dicevo: “Mi annoio”. Era bellissimo, annoiarmi. Dai 7 anni in poi per tre pomeriggi la settimana studiavo danza, pomeriggi che sono saliti a 5 quando di anni ne avevo 11. A parte quello e i compiti, avevo lunghissime ore di ozio. Che, però, era anche negotium. Mi inventavo di tutto. Tagliavo, incollavo, lavavo, coloravo, scavavo, piantavo, guardavo il soffitto. E finalmente, raggiunta la giusta età, leggevo.
Adesso vedo con un po’ di angoscia bambini super organizzati: dal lunedì al sabato, già a 4 anni hanno tutti i pomeriggi pre-confezionati. Badate bene: stare un po’ in pace senza figli può essere davvero bellissimo, ma… ‘sti bambini quando si annoiano? Quando inventano? Quando pensano? Lasciate che si rompano le scatole, ogni tanto: è in quei pomeriggi di noia che saltano fuori le vere attitudini dei bambini.
Foto | Flickr