Gravidanza
Tubercoli di Montgomery: cosa sono e quando compaiono
La “comparsa” dei tubercoli di Montgomery rappresenta uno dei sintomi legati alla gravidanza: ecco cosa c’è da sapere
Tra i tanti segni evidenti di una gravidanza in atto ci sono anche loro, i tubercoli di Montgomery. Altro non sono che delle piccole ghiandole che si trovano sulle areole. A causa dei molteplici cambiamenti ormonali che caratterizzano la dolce attesa, accade che tali tubercoli aumentino di volume apparendo quasi come dei brufoletti accanto ai capezzoli.
Come ben sappiamo, durante la gravidanza, il seno della futura mamma cambia ingrossandosi, diventando anche più duro e provocando spesso una sorta di tensione “dolorosa”. Non solo, i capezzoli diventano ancora più sensibili assumendo un colore più scuro: ciò rappresenta l’evidente azione degli estrogeni e del progesterone, gli ormoni della gravidanza, che lo preparano al fututo allattamento.
L’aumento delle ghiandole sebacee del seno, in particolare, portano alla comparsa dei tubercoli di Montgomery che, in realtà, sono sempre presenti, ma si fanno notare maggiormente sia in gravidanza, solitamente a partire dalla 16ª settimana, che durante l’allattamento. In sostanza, dunque, l’areola è caratterizzata da queste piccole sporgenze la cui origine si trova nelle sottostanti ghiandole sebacee che sono considerate come delle primitive ghiandole mammarie.