Gravidanza
Pilates in gravidanza, quali sono le controindicazioni?
Nonostante praticare il pilates in gravidanza apporti numerosi benefici, ci sono alcuni casi nei quali sarebbe meglio evitarlo: ecco quali
Se, come abbiamo recentemente visto, il pilates apporta numerosi benefici in gravidanza sia dal punto di vista fisico che psicologico (non dimentichiamo come aiuti la futura mamma a ritrovare sia equilibrio che tonicità che a scaricare lo stress e le varie tensioni) è bene ricordare che, rappresentando l’attesa di un bebè un momento particolarmente delicato, devono essere necessariamente prese delle precauzioni.
Per iniziare è comunque necessario che il proprio medico rilasci un apposito certificato attestante la sana e robusta costituzione, dopo adeguata visita. Il pilates rappresenta una disciplina non pesante e compatibile con lo stato interessante: spesso non richiede che un paio di ore a settimana.
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Tuttavia esistono delle controindicazioni legate al pilates in gravidanza che non devono essere assolutamente sottovalutate per preservare la salute di mamma e bambino.
Innanzitutto tale disciplina non è consigliata alle donne che soffranno di problemi importanti a carico della colonna vertebrale come ad esempio lombalgie, discopatie o ernie varie. Nel caso in cui lo si voglia comunque praticare è indispensabile effettuare un consulto con il proprio medico di fiducia per stabilirne le modalità.
In via generale il pilates è anche sconsigliato nei casi di gravidanze difficili o soggette a complicazioni. In presenza di tali fattori sarà bene rinunciare all’idea.
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