Gravidanza
Controlli della tiroide in gravidanza: ecco perché è bene farli
Perché è bene tenere sotto controllo la tiroide in gravidanza con controlli costanti.
[related layout=”right” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/33087/ipotiroidismo-in-gravidanza-le-linee-guida-i-valori-di-riferimento-e-i-rischi”][/related]Durante la gravidanza, controllare la tiroide è di fondamentale importanza: gli esami del sangue, le ecografie e visite dall’endocrinologo dovrebbero rientrare nella routine di controlli, sia se soffrite già di disturbi a carico di questa ghiandola, sia se non ne avete mai sofferto. Tenere sotto controllo, in particolare, i valori di TSH nelle prime settimane di gravidanza è importante, soprattutto in alcune donne considerate a rischio:
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Età superiore ai 30 anni
Storia di patologia tiroidea
Patologie autoimmuni
Obesità
Gozzo
Durante la gravidanza i valori di TSH considerati nella norma dovrebbero essere inferiori a 2.5 mU/l nel primo trimestre e a 3 mU/l nel secondo e terzo trimestre. Valori superiori comportano dei rischi per la gravidanza:
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Parto pre-termine
Basso peso alla nascita
Aborto
Valori di TSH maggiori a 2.5 mU/l possono anche contribuire a una ridotta fertilità. Controllare la funzione tiroidea quando si cerca di avere un bambino o se si è già incinta è importante, anche perché in caso di ipotiroidismo si può facilmente correre ai ripari con la somministrazione di levotiroxina, un farmaco che non ha effetti collaterali o controindicazioni se assunti al giusto dosaggio, anche in gravidanza e allattamento.
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